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Prada: ricavi in calo del 5,5 percento nell'H1 2017

Scritto da FashionUnited

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Ricavi pari a 1.469 milioni di euro, in calo del 5,5 percento rispetto al primo semestre 2016, per il Gruppo Prada.

Performance positiva per il ready to wear, sia per Prada, sia per Miu Miu, Ebitda a 279,6 milioni, 19,1 percento sui ricavi netti (21,2 percento nel primo semestre 2016) ed Ebit a 166,8 milioni di euro, 11,4 percento sui ricavi netti (13,8 percento nel primo semestre 2016). Risultato netto pari a 116 milioni, 7,9 percento sui ricavi netti (9,1% nel primo semestre 2016).

In Europa i ricavi di Prada nei sei mesi hanno registrato una flessione del 7,7 percento

“Il lavoro di complessa ristrutturazione di tutti i processi operativi, finalizzato a dotare il gruppo degli strumenti necessari per imporsi in un mercato sempre più competitivo, prosegue efficacemente ma non può dirsi ancora concluso. Consapevoli di possedere uno dei brand più riconosciuti e rispettati nel panorama internazionale per la sua indiscussa leadership stilistica e d’innovazione, stiamo compiendo scelte che, nel perseguire obiettivi di crescita, privilegiano la tutela di quegli elementi culturali e stilistici su cui abbiamo fondato nel tempo l’identità dei nostri brand", ha spiegato, in una nota, Patrizio Bertelli, ceo del gruppo Prada.

"Si conferma l’andamento positivo dell’abbigliamento, in crescita da più stagioni, e delle nuove proposte di pelletteria che hanno avuto un ottimo riscontro in tutti i mercati. Restiamo peraltro ancora impegnati nella costruzione di un’offerta completa in termini di fasce di prezzo", ha aggiunto l'amministratore delegato.

La trasformazione digitale della griffe ha previsto anche il lancio dell’ecommerce in tutti i mercati incluso la Cina, "mentre il team dedicato si è ampliato significativamente per completare la presenza digitale dei brand del gruppo e perseguire l’importante obiettivo di offrire una shoppingexperience integrata tra on-line e off-line", ha spiegato Bertelli.

Per quanto riguarda le aree geografiche, il mercato in Asia Pacific ha invertito il trend con ricavi che hanno recuperato i valori dell’anno precedente, +0,4 percento (-0,6 percento a cambi costanti). Positiva la performance registrata in Greater China dove le vendite sono cresciute del 5,2 percento a cambi costanti e hanno visto valori positivi anche a Macau e Hong Kong.

Il mercato americano, ha contenuto la flessione rispetto al 2016 con un calo del 3,7 percento (-5,8 percento a cambi costanti). Performance positive nel periodo si sono peraltro registrate in Messico e Canada.

In Europa i ricavi del semestre hanno registrato una flessione del 7,7 percento (-6,6 percento a cambi costanti) penalizzati, soprattutto nel secondo trimestre, dal rafforzamento dell’euro e dalla stabilizzazione del mercato britannico.

Il Giappone ha registrato un calo del 14,2 percento sia a cambi correnti, sia costanti, evidenziando consumi deboli sia da parte della clientela domestica che dei turisti.

Il Middle East è risultato in flessione dell’11,7 percento (-13,1 percento a cambi costanti), penalizzato dalle tensioni geopolitiche locali che hanno influenzato i flussi turistici nella zona.

Foto: Prada press office

Miuccia Prada
Patrizio Bertelli
Prada