Prada: utile in flessone del 26 percento nei nove mesi
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Prada ha archiviato i primi nove mesi dell'esercizio 2015-2016, chiuso al 31 ottobre, con un utile netto pari a 235,1 milioni di euro, in flessione del 26,3 percento rispetto ai 319,3 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente. I ricavi consolidati sono cresciuti, a cambi costanti, dell'1,2 percento a 2,582 miliardi di euro con un margine operativo lordo pari a 595,4 milioni (erano 681,7 milioni nello stesso periodo dello scorso anno).
Il risultato operativo è sceso da 496,4 a 373,9 milioni.
Le vendite wholesale di Prada al 31 ottobre 2015 sono ammontate a 295,5 milioni di euro e segnano un calo del 15,9 percento a cambi correnti
“In questi ultimi mesi abbiamo assistito a un generale inasprimento dello scenario macroeconomico di riferimento: in particolare, la continua volatilità dei mercati finanziari e i timori legati a nuove aree di crisi nello scenario socio-politico stanno causando una riduzione della propensione al consumo e dei flussi turistici. In questo quadro, consapevoli anche del profondo mutamento in atto nel settore dei beni di lusso, stiamo rafforzando ulteriormente tutte le iniziative commerciali e di prodotto a supporto della relazione con la clientela, sempre più sofisticata ed esigente", ha detto Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada. "Al contempo abbiamo messo in atto ulteriori azioni di contenimento dei costi attraverso la revisione di tutti i processi. La continuità stilistica, che rappresenta un punto di forza stabile e fondamentale del gruppo, unita a una struttura in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, rappresenteranno nel prossimo futuro i fattori essenziali della nostra strategia, garantendo così capacità di reazione di fronte all’evoluzione della domanda in un quadro di scelte creative sempre coerenti con la tradizione e il posizionamento dei brand. E’ in quest’ottica che stiamo rivedendo l’organizzazione aziendale per snellirne i processi, ma soprattutto rafforzandola con nuove figure chiave.
Nel dettaglio le vendite wholesale al 31 ottobre 2015 sono ammontate a 295,5 milioni e hanno segnato un calo del 15,9 percento a cambi correnti. Sono risultati in aumento del 3,8 percento i ricavi del network retail del gruppo e si sono attestati a 2.253,5 milioni.
Il gruppo Prada intende rafforzarsi con nuove figure chiave
Per quanto riguarda le aree geografiche, il mercato europeo è cresciuto nei nove mesi sia a cambi correnti, +8,6 percento, sia costanti, +7,6 percento, favorito dall’indebolimento dell’euro che ha stimolato un consistente flusso di turisti sia asiatici, sia americani. Il Giappone nel periodo in esame ha visto uno sviluppo sia a cambi correnti, +10,4 percento, sia costanti +4,6 percento, trainato dal numero crescente di turisti cinesi.
L’Asia Pacific ha continuato a presentare le criticità già riscontrate nei trimestri precedenti e ha registrato una flessione del 4,9 percento a cambi correnti, ascrivibile alla riduzione sia dei consumi locali sia dei flussi turistici interni alla regione, con particolare riflesso sulle piazze di Hong Kong e Macau.
Positive a cambi correnti le vendite nel mercato americano che hanno registrato una crescita dell’ 8,5 percento, seppur in presenza di una flessione dei volumi (-7,6 percento a cambi costanti).
Per quanto riguarda il canale retail per marchio, spiega il gruppo in una nota, Prada ha registrato un incremento del 2,1 percento integralmente ascrivibile all’effetto valute, mentre Miu Miu a segnato, a cambi correnti, un +11,8 percento, a cambi costanti un +1,9 percento. Church’s ha registrato un 17,6 percento a cambi correnti, con un trend che resta largamente positivo anche a perimetro costante.
I margini del periodo, prosegue la nota, hanno risentito del mancato sviluppo dei volumi delle vendite, a fronte degli accresciuti costi commerciali connessi all’espansione della rete retail. Le altre voci di costo restano sostanzialmente stabili, quale effetto dell’incisiva revisione di molti processi aziendali finalizzata al recupero di efficienza e tutt’ora in atto.