Prada: vendite in calo dell'1 percento nel FY 2014
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Calo delle vendite per Prada nel 2014. L'azienda, infatti, ha archiviato l'anno fiscale, chiuso il 31 gennaio scorso, con una flessione delle vendite rispetto al 2013 dell'1 percento, a quota 3,552 miliardi.
L'America è risultata in crescita del 7 percento a cambi costanti. In aumento anche il Medio Oriente, che ha segnato un +9 percento.
Meno bene, invece, sul mercato asiatico, dove le vendite hanno fatto registrare una flessione del 7 percento, escluso il Giappone che è risultato in rialzo del 13 percento.
"Nel corso dell'esercizio, abbiamo operato in un contesto geopolitico e monetario più incerto e complesso di quanto fosse prevedibile che ha temporaneamente fermato il cammino di crescita, ma questo non influirà sugli obiettivi di crescita del gruppo a medio-lungo termine", ha sottolineato l'amministratore delegato Patrizio Bertelli.
Church's ha messo a segno un aumento del 14,8 percento
Sul fatturato, come sottolineato dal gruppo in una nota, ha pesato la contrazione pari al 4 percento, a quota 532 milioni (-5 percento a cambi costanti), delle vendite del canale wholesale per effetto della strategia varata dal gruppo milanese che ha deciso di dare priorità al retail. Questo ultimo segmento ha registrato un fatturato sostanzialmente stabile a quota 2,981 miliardi.
A oggi il canale retail opera con 594 negozi di proprietà.
Le vendite in Europa sono calate dell'1 percento a causa della contrazione della spesa dei turisti e della domanda ancora debole per quanto in miglioramento nel quarto trimestre.
Per quanto concerne i singoli brand, Prada ha rappresentato l'83 percento del fatturato nonostante una flessione del giro d'affari dell'1,7 percento (-1,6 percento a cambi costanti). Church's ha messo a segno un aumento del 14,8 percento (+12,2 percento a cambi costanti) e Car Shoe del 12,7 percento (+11,5 percento a cambi costanti).
Foto: Prada, Foto: Patrizio Bertelli