Primark perde 1,1 miliardi di sterline di vendite a causa dei negozi chiusi
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La chiusura dei negozi imposta dalle misure di contenimenton della pandemia sta pesando enormemente sui conti dei retailer anche se, in qualche caso, le aperture a singhiozzo generano una sorta di bulimia degli acquisti. E' il caso della catena irlandese Primark, da anni presente anche in Italia, provata dalle chiusure ma fiduciosa che alla riapertura il commercio torni vigoroso.
In qualche caso le aperture a singhiozzo generano una bulimia degli acquisti
Numeri alla mano, Primark ha registrato 1,1 miliardi di sterline di vendite perse nella prima metà dell'anno. Associated british foods (Abf), cui fa capo il retailer, ha sottolineato che la performance di Primark nelle 24 settimane al 27 febbraio è stata "materialmente colpita" dalle restrizioni di blocco in tutto il Regno Unito e in Europa, ma ha aggiunto che "la domanda era forte e il commercio era incoraggiante" quando i negozi erano temporaneamente aperti durante il periodo.
Primark prevede un calo del 40,5 per cento delle vendite per il semestre.
Attualmente, la società ha indicato "probabili date di riapertura" per 233 negozi oltre ai 77 negozi già aperti. Se le date di riapertura saranno confermate, l'83 per cento del suo spazio di vendita al dettaglio dovrebbe essere operativo entro il 26 aprile.
"Ci aspettiamo che il periodo dopo la riapertura sia altamente generativo di cassa", ha detto la società. Primark, che non vende online, è stato colpito particolarmente duramente quest'anno dalle chiusure di negozi Covid-19, poiché non è stato in grado di compensare le perdite attraverso i canali online come hanno fatto molti dei suoi rivali.
Il primo ministro inglese Boris Johnson ha annunciato lunedì scorso che i negozi non essenziali in Inghilterra saranno autorizzati a riaprire dal 12 aprile, mentre la prima ministra irlandese Nicola Sturgeon ha detto che i negozi in Scozia potranno riaprire dal 26 aprile.
Le vendite di Primark per il semestre sono stimate a quota circa 2,2 miliardi di sterline, rispetto ai 3,7 miliardi del primo semestre dello scorso anno finanziario. "L'entità e la tempistica delle restrizioni sono variate a seconda del mercato, con approcci diversi adottati da ciascun governo e durante questo primo semestre, a differenza del primo blocco, tutti i nostri negozi non sono stati chiusi contemporaneamente. Tuttavia, la maggior parte dei nostri store sono stati chiusi durante novembre e dalla fine di dicembre e stimiamo che la perdita di vendite durante la chiusura sia stata di circa 1,1 miliardi di sterline", ha spiegato il management di Associated british food, oggi, attraverso una nota.
Primark ha recentemente tenuto a battesimo anche un negozio a Roma
"I nostri orari di vendita sono stati limitati, per esempio a causa della chiusura nei fine settimana in Italia e della chiusura anticipata in Spagna. La performance è variata da negozio a negozio, riflettendo anche le attività prevalenti dei nostri clienti, tra cui il lavoro da casa, assenza di pendolarismo e poco turismo. Le vendite like-for-like nei nostri negozi nei retail park sono state superiori a quelle di un anno fa, i negozi dei centri commerciali e delle high street regionali sono state inferiori all'anno scorso, e i grandi negozi del centro città, che dipendono fortemente dal turismo e dai pendolari, continuano a registrare un significativo calo di affluenza. Escludendo i nostri 16 grandi punti vendita del centro città, il commercio è risultato in flessione dell'11 per cento su base comparabile, si legge nella nota.
L'attività negli Stati Uniti ha continuato a funzionare bene ha aggiunto il management.
Sono sei i nuovi negozi aperti nel periodo, con l'ultimo opening a Coquelles, vicino a Calais in Francia che si aggiunge a Barcellona Sant Cugat ed Espacio León in Spagna, Sawgrass Mills Florida e American Dream New Jersey, negli Stati Uniti e a Roma, presso Maximo shopping center.
Fondata a Dublino nel 1969 è presente con più di 380 punti vendita in 13 Paesi: Irlanda, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Austria, Francia, Stati Uniti, Italia, Slovenia e Polonia. L'azienda impiega oltre 70.000 dipendenti.
Foto: Primark media centre