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PSD2 e autenticazione dei pagamenti online con carta: slitta il termine del 14 settembre

Scritto da Isabella Naef

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Slitta il termine per l'adozione della procedure di autenticazione forte dei pagamenti online con carta. Infatti, in linea con le decisioni assunte a livello europeo, la Banca d’Italia ha deciso di concedere maggior tempo all’industria finanziaria italiana per completare gli adeguamenti richiesti dalla normativa in tema di sicurezza delle transazioni online effettuate con carta di pagamento.

PSD2: la Banca d’Italia concede una proroga per l’applicazione delle procedure di strong customer authentication

Come si legge in un comunicato della Banca d'Italia, la seconda direttiva sui servizi di pagamento, battezzata Psd2, e la connessa normativa attuativa fissano al 14 settembre 2019 la scadenza per l’adozione obbligatoria, da parte delle banche e degli altri prestatori di servizi di pagamento, di sistemi di autenticazione forte dei clienti, basati sull’utilizzo di almeno due fattori (per esempio password, impronta biometrica, certificato su smartphone) per consentire alla clientela di effettuare in piena sicurezza l’accesso ai conti on line e l’esecuzione dei pagamenti elettronici.

"In considerazione della complessità degli adeguamenti, particolarmente rilevanti nel campo dei pagamenti online con carta, e della necessità di un coinvolgimento attivo degli utenti, il 21 giugno scorso la European Banking Authority ha riconosciuto alle autorità nazionali la possibilità di concedere ulteriore tempo, rispetto al 14 settembre, per consentire il completamento degli interventi e l’adozione dei nuovi strumenti di autenticazione da parte di tutti i clienti, con esclusivo riferimento alla suddetta categoria di pagamenti".

Motivo per cui, la Banca d’Italia, sentiti i principali operatori interessati, ovvero banche, circuiti di carte, centri servizi, associazioni di categoria degli utenti, anche nell’ambito di appositi incontri del Comitato pagamenti Italia, ha ritenuto che una migrazione graduale possa ridurre fortemente i rischi di disservizi nei pagamenti online con carta, evitando soluzioni di continuità delle transazioni in settori economici vitali come il commercio elettronico.

L'ecommerce dell'abbigliamento nel 2018 ha segnato un +20 per cento, a quota 2,9 miliardi

L’Istituto ha pertanto deciso di concedere una proroga per un periodo limitato, sulla base del termine massimo che sarà definito dall’European Banking Authority e successivamente comunicato al mercato. Gli intermediari che vorranno avvalersi di tale proroga dovranno presentare un dettagliato piano di migrazione, che includa anche iniziative di comunicazione e di preparazione della clientela, sia lato esercenti, sia lato titolari di carte.

Ne discende, spiega ancora la nota, che nel periodo di migrazione i pagamenti effettuati senza autenticazione forte potranno continuare a essere inviati e accettati secondo le attuali modalità, avendo tuttavia presente l’immediata applicabilità delle regole di imputazione delle responsabilità, in caso di frodi, alle transazioni prive dei requisiti di sicurezza richiesti dalla normativa.

L'obiettivi della Direttiva è creare un mercato unico e integrato dei servizi di pagamento. In concreto, PSD2 intende abbattere le barriere all'ingresso di nuovi operatori contribuendo a rafforzare la sicurezza del sistema, abilitando nuovi servizi di pagamento, garantendo trasparenza.

Le attività di ecommerce stanno crescendo. Stando ai dati dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano il valore degli acquisti online ha superato nel 2018 i 27,4 miliardi di euro, con un incremento del 16 per cento rispetto al 2017. La crescita del mercato in valore assoluto, pari a 3,8 miliardi di euro, è la più alta di sempre.

Gli acquisti online di prodotto valgono 15 miliardi di euro (+25 per cento), mentre i servizi 12 miliardi (+6 per cento). Il turismo (9,8 miliardi di euro, +6 per cento), si conferma il primo comparto dell’ecommerce. Tra i prodotti, si consolidano Informatica ed elettronica di consumo (4,6 miliardi di euro +18 per cento) e abbigliamento (2,9 miliardi, +20 per cento). In crescita arredamento (1,4 miliardi, +53 per cento) e food e grocery (1,1 miliardi, +34 per cento).

Foto: Pexels

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