Puma in difficoltà - Gli analisti frenano le ipotesi di acquisizione
Le recenti ipotesi di acquisizione del produttore di abbigliamento sportivo Puma si sono un po' raffreddate giovedì.
Con un calo del 4,3% a 22,28 euro, le azioni del gruppo si trovavano tra le maggiori perdite del Mdax a metà giornata, dopo essere balzate di quasi il 17% a 23,28 euro a metà settimana. Un mese fa avevano toccato il minimo dal 2016 a 17,045 euro. La perdita da inizio anno è ancora di quasi il 50%, il che colloca Puma all'ultimo posto nel Mdax.
Mercoledì, un articolo del "Manager Magazin" sui piani della famiglia Pinault, azionista di maggioranza, che riprendeva notizie di altri media, si è rivelato un catalizzatore per il titolo. Secondo quanto riferito, due potenziali acquirenti, il fondo di investimento Cvc e la società americana di gestione del marchio Authentic Brands Group (Abg), si starebbero già preparando. Recentemente si era anche speculato su una possibile acquisizione da parte del concorrente nazionale Adidas, anche a seguito della dichiarazione della famiglia Pinault di non avere più un interesse strategico nella sua partecipazione in Puma.
Giovedì gli analisti si sono espressi in modo piuttosto critico sulle speculazioni. Dopo un'analisi più approfondita delle informazioni attualmente disponibili, Wendy Liu della banca americana JPMorgan ha affermato di mantenere la sua valutazione secondo cui un'acquisizione di Puma a breve termine è improbabile. Pertanto, non vede un chiaro catalizzatore per un aumento del prezzo delle azioni, considerando Puma come un'azienda indipendente. Liu continua a valutare il titolo con "Underweight" e un target di prezzo di 16 euro, il 28% al di sotto della valutazione attuale.
Anche Adam Cochrane di Deutsche Bank Research nutre dubbi sulla concretezza delle recenti ipotesi di acquisizione. ABG non sembra un candidato credibile per l'acquisizione dell'azienda con oltre 50 marchi, ha sottolineato l'esperto. Dato che Puma, sotto la guida del nuovo amministratore delegato, intende annunciare la nuova strategia a fine ottobre insieme ai risultati trimestrali, potrebbe anche essere opportuno cercare una transazione prima di un possibile cambio di direzione strategica. Cochrane continua a valutare Puma con "Hold" e un target di prezzo di 20 euro.
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