Report: Saks Global collabora con consulenti per strategie di liquidità e finanziamento
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La catena di department store di lusso statunitense Saks Global ha coinvolto consulenti finanziari e legali per garantire la propria liquidità.
Come riportato lunedì dalla rivista di settore Women's Wear Daily (Wwd), l'azienda sta collaborando con gli esperti finanziari di Bank of America e Pjt Partners, nonché con gli studi legali Willkie Farr & Gallagher e Kirkland & Ellis.
Mentre Pjt Partners e Kirkland & Ellis sono noti per la loro esperienza in ristrutturazioni e situazioni speciali, Wwd sottolinea che Saks desidera soprattutto sfruttare l'accesso ai mercati dei capitali e rafforzare la liquidità. Non si tratterebbe di una preparazione diretta a uno scenario di crisi come un'insolvenza.
Piuttosto, l'obiettivo è rafforzare il bilancio in modo efficiente, senza entrare in una modalità di crisi frenetica, secondo una persona a conoscenza dei fatti, intervistata da Wwd. "Ci sono riserve di capitale ai margini a cui si può attingere", ha aggiunto la fonte. Tutte le opzioni sono attualmente oggetto di un'attenta valutazione.
Trasformazione in condizioni difficili
La trasformazione di Saks Global rimane un'impresa impegnativa. L'executive chairman Richard Baker, che nell'estate del 2024, insieme a Bernd Beetz tramite la sua holding Nrdc, aveva rilevato la catena di grandi magazzini tedesca Galeria, in difficoltà, sta portando avanti la riorganizzazione dell'azienda insieme al ceo Marc Metrick. A dicembre, Saks aveva emesso obbligazioni per un valore di 2,2 miliardi di dollari per finanziare l'acquisizione di Neiman Marcus, del valore di 2,7 miliardi di dollari.
Attualmente, secondo i suoi stessi dati, l'azienda dispone ancora di liquidità per circa 400 milioni di dollari. Saks si considera quindi in grado di effettuare in tempo utile il pagamento degli interessi di 120 milioni di dollari ai suoi obbligazionisti, in scadenza a giugno. Tuttavia, la situazione rimane tesa: le obbligazioni, che all'inizio dell'anno venivano ancora scambiate al 97% del loro valore nominale, sono state recentemente quotate solo a circa il 60%, come riporta Wwd.
Per stabilizzare ulteriormente la situazione finanziaria, Saks sta lavorando all'istituzione di una linea di credito Filo (First In, Last Out) per un valore di 300 milioni di dollari. Questa si baserebbe sulle garanzie esistenti del prestito asset-backed da 1,8 miliardi di dollari e non comporterebbe un ulteriore indebitamento. Parallelamente, i consulenti coinvolti stanno esaminando ulteriori misure, tra cui la possibile cessione di parti del portafoglio immobiliare, del valore di circa 3,5 miliardi di dollari, operazioni di sale-and-leaseback o l'utilizzo di valori provenienti da aree aziendali non core.
Nota della redazione: FashionUnited ha richiesto un commento a Saks Global.
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