Richemont: le vendite aumentano del 24 per cento nei sei mesi
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L'utile operativo delle attività continuative è aumentato del 26 per cento, a quota 2,7 miliardi di euro, con un margine operativo migliorato al 28,1 per cento. L'azienda ha registrato un aumento del 40 per cento dell'utile del periodo a 2,1 miliardi di euro e una perdita di 766 milioni di euro legata alla vendita delle attività di Ynap.
"È altamente incerto come si evolverà il panorama politico, economico e sociale in Europa e negli altri nostri mercati chiave. Sappiamo solo che probabilmente ci attendono tempi volatili, mentre le banche centrali cercano di contenere l'inflazione e i governi cercano di gestire le forti pressioni sul costo della vita", ha sottolineato Johann Rupert, presidente del Gruppo Richemont.
Le maison di gioielleria di Richemont hanno registrato una crescita delle vendite del 24 per cento a tassi di cambio effettivi e del 16 per cento a tassi costanti, con un margine operativo del 37,1 per cento.
Le orologerie specializzate hanno aumentato le vendite del 22 per cento a tassi di cambio effettivi e del 13 per cento a tassi di cambio costanti e hanno ottenuto un margine operativo del 24,8 per cento, mentre le altre aree di business, sono cresciute del 27 per cento a tassi di cambio effettivi, del 19 per cento a tassi di cambio costanti e hanno generato un margine operativo del 4,3 per cento.
Richemont opera in quattro aree di business: gioielli con Buccellati, Cartier e Van Cleef & Arpels; orologi con A. Lange & Söhne, Baume & Mercier, Iwc Schaffhausen, Jaeger-LeCoultre, Panerai, Piaget, Roger Dubuis e Vacheron Constantin; distributori online, tra cui Watchfinder & Co e la divisione online flagship store; moda e accessori con Alaïa, Az Factory, Chloé, Delvaux, Dunhill, Montblanc, Peter Millar, Purdey e Serapian.
Questa performance, ha dichiarato l'azienda, riflette una crescita delle vendite a due cifre in tutte le regioni, a eccezione dell'Asia-Pacifico, dove le vendite sono cresciute del 3 per cento a tassi di cambio effettivi, poiché l'impatto delle chiusure temporanee ricorrenti di boutique nella Cina continentale è stato compensato da solide performance in altri mercati asiatici, oltre che da un impatto positivo dei cambi. A valuta costante, le vendite nella regione Asia-Pacifico sono tornate a crescere nel secondo trimestre, ma hanno subito una contrazione del 5 per cento nel semestre fino a settembre 2022.