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Risorse pari a 500 milioni per contratti di sviluppo in tecnologie green e digitali

Scritto da Isabella Naef

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Per Adolfo Urso si tratta di un forte impulso agli investimenti delle imprese nello sviluppo sostenibile Credits: Pexels, Pixabay

In arrivo risorse pari a 500 milioni destinate a promuovere programmi di sviluppo o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento Step del Parlamento Europeo e del Consiglio Ue (tecnologie digitali e deep tech, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, biotecnologie). Ieri, è stato reso noto, attraverso un comunicato, che il ministro delle Imprese e del made in Italy, senatore Adolfo Urso, ha adottato il decreto che dispone l’assegnazione di 497,8 milioni di euro, a valere sul “Programma nazionale ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, al fine di sostenere lo sviluppo e la fabbricazione delle tecnologie critiche per le transizioni verde e digitale, salvaguardando e rafforzando le rispettive catene del valore. "Un forte impulso agli investimenti delle imprese nello sviluppo sostenibile", ha commentato il ministro Urso.

Nello specifico, spiega la nota, tramite il ricorso allo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo, saranno destinati: 335.283.898,46 euro per la realizzazione di programmi che perseguiranno sia gli obiettivi generali del Pn Ric sia quelli più specifici del Regolamento Step, presentati esclusivamente da piccole e medie imprese; 162.541.101,54 euro per la realizzazione di programmi afferenti ai soli ambiti del Regolamento Step presentati da pmi e imprese di grandi dimensioni.

I progetti dovranno interessare i settori delle tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech

Per accedere agli incentivi dedicati, i progetti d’investimento produttivo ed eventualmente di ricerca e sviluppo, presentati da una o più imprese, dovranno realizzarsi presso un’unità produttiva ubicata nelle regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna; garantire il rispetto del principio Dnsh (principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali). I progetti, tra l'altro, dovranno interessare i settori delle tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech; tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette; biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici e dovranno contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione nei settori di riferimento. Altro criterio previsto consiste nel prevedere significativi avanzamenti tecnologici e la produzione delle tecnologie su scala commerciale.

Le spese ammissibili sono quelle indicate dal decreto 9 dicembre 2014 recante la disciplina dei Contratti di sviluppo, individuate all’articolo 15, relativamente ai progetti di investimento produttivo e all’articolo 22, relativamente ai progetti di ricerca e sviluppo. Inoltre, dovranno risultare conformi ai criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali europei applicabili al periodo di programmazione 2021 – 2027.

La misura, specifica la nota del ministro delle Imprese e del made in Italy, sarà gestita da Invitalia che, per conto del ministero delle Imprese e del made in Italy, svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni.

Oltre alle nuove domande, al bando potranno accedere, previa presentazione di apposita istanza, anche le domande di contratti di sviluppo già presentate il cui iter risulti sospeso per carenza di risorse finanziarie.

Riepilogo
  • 500 milioni di euro stanziati per promuovere tecnologie critiche per la transizione verde e digitale.
  • Incentivi per PMI e grandi imprese per progetti in settori quali tecnologie digitali, deep tech, tecnologie pulite e biotecnologie.
  • Progetti dovranno rispettare criteri di sostenibilità ambientale e contribuire a ridurre le dipendenze strategiche dell'Unione Europea.
Adolfo Urso
Incentivi
Ministero delle impres e del made in Italy
piccole medie imprese
Sostenibilita