Roberto Cavalli: i lavoratori chiedono l'apertura di un tavolo di crisi
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Perdura l'incertezza per le sorti del marchio Roberto Cavalli, tant'è che oggi i lavoratori hanno chiesto l'apertura di un tavolo di crisi alla Regione Toscana.
Confermate le dimissioni del direttore creativo Paul Surridge
Confermate anche le dimissioni di Paul Surridge, al timone creativo della griffe da meno di due anni. Dal suo account su Instagram, il designer, annunciando l'addio al marchio, ha ringraziato il team e il ceo Gian Giacomo Ferraris per il supporto che gli ha dimostrato.
Nel dettaglio, oggi, in una nota, Cgil e Cisl hanno fatto sapere che, a seguito dell’incontro formale tra Rsu, sindacati e azienda "i lavoratori della Roberto Cavalli di Osmannoro (Sesto Fiorentino) confermano lo stato di profonda preoccupazione per la situazione lavoratori già espressa nei giorni scorsi".
Roberto Cavalli impiega oltre 200 addetti sul territorio fiorentino
"L’atteso incontro, tenutosi lo scorso 19 marzo, avrebbe dovuto portare elementi chiarificatori in merito alle ipotesi riportate dalla stampa di una richiesta di pre-concordato in alternativa alla vendita al gruppo americano Bluestar Alliance", prosegue la nota dei sindacati.
Ma secondo le associazioni dei lavoratori, al di là "della conferma degli scenari riportati dalla stampa, l’azienda non è stata in grado di fornire elementi chiarificatori a causa dell’ulteriore rinvio dell’assemblea dei soci del fondo Clessidra, proprietaria dal marchio. Alla base della crisi aziendale, la volontà prematura di Clessidra di disinvestire sul marchio unitamente al mancato raggiungimento degli obiettivi individuati dalla strategia di rilancio delineata dalla programmazione manageriale che avrebbe dovuto concludersi, secondo le interviste più volte rilasciate alla stampa dal ceo, Gian Giacomo Ferraris , con il raggiungimento dell’equilibrio dei conti al 31/12/2018".
Adesso, quindi, i lavoratori chiedono l’apertura di un tavolo di crisi presso la Regione Toscana "affinché tutti gli organi competenti siano informati della gravità dell’impatto che una situazione del genere comporterebbe sul futuro della realtà produttiva della Roberto Cavalli (oltre 200 addetti sul territorio fiorentino) e di tutto l’indotto che intorno a essa opera", conclude la nota.
Nel 2015 Clessidra ha acquisito il controllo della griffe fondata negli anni Settanta dallo stilista fiorentino Roberto Cavalli. L'azienda ha chiuso il 2017 con ricavi a quota 152,4 milioni di euro (erano 155,2 milioni del 2016).
Foto: Roberto Cavalli website