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Safilo group annuncia 700 esuberi; sciopero dei lavoratori venerdì 13 dicembre

Scritto da Isabella Naef

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Ieri, attraverso una nota, il consiglio di amministrazione del gruppo di occhialeria ha approvato un taglio di 700 posti di lavoro. La misura si inserisce nel business plan 2020-2024.

Indetto uno sciopero generale per il 13 dicembre

Lo stato di agitazione è previsto in tutti gli stabilimenti del Gruppo Safilo, oltre al blocco immediato degli straordinari e di qualsiasi altra flessibilità oraria e sciopero generale indetto per venerdì 13 dicembre. I sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno risposto così al piano presentato dall’amministratore delegato di Safilo, Angelo Trocchia. Nel dettaglio, si tratta di 700 esuberi sui 2.600 lavoratori totali. Il piano prevede la chiusura definitiva dello stabilimento di Martignacco (in provincia di Udine, con 250 addetti), il dimezzamento dei dipendenti a Longarone, nel Bellunese e l’uscita di 50 impiegati nella sede centrale di Padova.

Il gruppo, si legge in una nota diffusa ieri dall'azienda, punta a una crescita delle vendite e dei margini attraverso un modello di business moderno, incentrato sul cliente e orientato al consumatore finale, implementato grazie a una nuova strategia di trasformazione digitale

Il nuovo piano recepisce gli effetti delle più recenti evoluzioni avvenute nel business del Gruppo, e in particolare la cessione delle attività retail Solstice, avvenuta il primoluglio 2019; il rinnovo della licenza Marc Jacobs fino al 31 dicembre 2026; l’uscita del marchio Dior dal primo gennaio 2021; l’uscita del marchio Fendi dal primo luglio 2021; il rinnovo delle licenze Tommy Hilfiger, Hugo Boss e Kate Spade; il rinnovo dell’accordo di fornitura con Kering Eyewear; il lancio dei marchi in licenza siglati nel corso del 2019, specificamente Missoni e M Missoni, Levi’s, David Beckham, e Under Armour, e l’acquisizione di Blenders Eyewear, marchio californiano digitally-native.

Partendo nel 2020 dal mercato europeo, nei prossimi 5 anni Safilo intende rafforzare e ampliare la propria base clienti attraverso una strategia customer-centric, che prevede di ridefinire e migliorare l’esperienza, il coinvolgimento e i servizi al cliente grazie all’adozione delle ultime tecnologie in ambito business to business, customer relationship eanagement e all’automazione dei processi di vendita.

"L’uscita delle licenze del lusso Lvmh rende ora necessario per Safilo l'avvio di un piano di riorganizzazione e ristrutturazione industriale"

"L’uscita delle licenze del lusso Lvmh rende ora necessario per Safilo l'avvio di un piano di riorganizzazione e ristrutturazione industriale, che risponda prontamente al nuovo scenario produttivo che l’azienda si troverà presto a dover gestire, con il conseguente riallineamento delle proprie strutture", prosegue, poi, il piano.

Identificati, quindi, un totale di circa 700 esuberi nel 2020 in Italia. "La società ha aperto un tavolo negoziale con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori al fine di individuare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili per limitare gli impatti sulle persone coinvolte", specifica il management.

“Oggi stiamo aggiornando ed estendendo il nostro Group business plan, confermando l’obiettivo strategico di garantire alla Società una crescita del business, partendo dai significativi miglioramenti realizzati negli ultimi 18 mesi grazie a un rigoroso piano d’azione per recuperare crescita della top line e redditività operativa", ha sottolineato Angelo Trocchia.

"L’industria in cui lavoriamo ci pone di fronte a chiare sfide e opportunità, volte a fronteggiare i cambiamenti in atto, dall’internalizzazione degli occhiali di lusso da parte dei due principali player del settore, al consolidamento e alla digitalizzazione dell’industria. Oggi, in Safilo, stiamo affrontando i diversi temi con pragmatismo, aggiornando il nostro modello di business con scelte nuove, chiare e necessarie", ha aggiunto il ceo, specificando che, "nonostante il tentativo di far emergere soluzioni alternative, il nuovo piano industriale ha alla fine un impatto su un numero significativo di persone, per le quali attiveremo tutte le migliori soluzioni possibili e responsabili, lavorando a stretto contatto con le rappresentanze sindacali dei lavoratori".

Safilo prevede di chiudere l’esercizio 2019 con vendite nette delle attività in continuità in sostanziale stabilità rispetto al 2018, mentre l’andamento a cambi costanti del business wholesale è stimato in crescita intorno al 3 per cento. Per l’esercizio 2020, il Gruppo prevede ora ricavi netti tra 960 e 1.000 milioni di euro, rispetto all’obiettivo di 1.000-1.020 milioni di euro comunicato il 2 agosto 2018. "Questo scostamento è imputabile all’uscita della licenza Dior dopo il 2020, così come comunicato dalla società il primo luglio 2019.

Le vendite nette sono attese intorno a 1 miliardo di euro nel 2024, con un tasso medio annuo di crescita nei 5 anni tra l’1 e il 2 per cento.

Foto: Safilo, dall'ufficio stampa

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