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Saldi estivi al via il 2 luglio in quasi tutta Italia

Scritto da Isabella Naef

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Pexels, Artem Beliaikin
Al via il 2 luglio, quasi in tutte le Regioni italiane, i saldi estivi che dureranno in media circa 6 settimane. Sono vietate le vendite promozionali nei 30 giorni precedenti, con multe che vanno da 1.500 euro in su. Nel dettaglio, la Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni ha divulgato la volontà di fissare orientativamente al 2 luglio la data di inizio delle vendite straordinarie, facendo riferimento all'intesa ratificata dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni e province autonome nell’anno 2011.

"L’indirizzo emerso in sede di Conferenza delle Regioni di mantenere una data unica dei saldi al primo sabato di luglio, pur spiazzando alcuni territori, risponde all’esigenza di riequilibrare un mercato condizionato dai lockdown e di evitare ulteriori confusioni tanto ai consumatori quanto agli operatori del dettaglio moda.

La data unica evita una inutile competizione tra Regioni

Un comparto che, pesantemente vessato dalle chiusure imposte in zona rossa per decreto, nel bel mezzo della primavera, deve fare i conti con ordini effettuati dieci mesi prima e prodotti che, se non venduti entro la stagione, sono suscettibili a notevole deprezzamento. La data unica, soprattutto in un momento così delicato per il ritorno a una nuova normalità, evita una inutile competizione tra Regioni", ha sottolineato il presidente di Federazione moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni.

Come per lo scorso anno, nel rispetto delle linee guida per le attività economiche e produttive, sono confermate le modalità di svolgimento delle vendite di fine stagione, che dovranno avvenire secondo una serie di regole sintetizzate nel decalogo dei "saldi chiari e sicuri".

In vista del periodo estivo dedicato ai saldi, Federazione Moda Italia e Confcommercio forniscono, in un decalogo aggiornato, una serie di indicazioni per gli esercenti e per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di sicurezza e trasparenza. Prima fra tutte il rispetto del distanziamento sociale, l'obbligo di mantenere la mascherina nel negozio e la disinfezione delle mani, includendo informazioni utili per cambiare i capi danneggiati o favorire i pagamenti digitali.

Vi è differenza tra vendite di fine stagione (i cosiddetti saldi), vendite promozionali e vendite di liquidazione

Confcommercio, inoltre, ricorda la differenza tra vendite di fine stagione (i cosiddetti saldi), vendite promozionali e vendite di liquidazione. Queste ultime si differenziano dalle prime due perché possono essere effettuate solamente se sussistono determinate condizioni, come la cessione dell’azienda, la chiusura dell’attività commerciale, la ristrutturazione o rinnovo dei locali e il trasferimento dell’azienda in altro locale.

Occorre, inoltre, informare il Comune di competenza prima di svolgere una vendita di liquidazione. È il Comune stesso, infatti, che dovrà verificare se l'attività che ha avanzato richiesta di liquidazione si trova nelle condizioni sopra elencate per poter procedere alla vendita correttamente.

Le vendite promozionali, invece, a differenza dei saldi che hanno carattere stagionale e riguardano i prodotti invenduti, non sono vincolate a particolari mesi dell'anno, seppur il loro svolgimento deve avvenire per un periodo di tempo limitato. Le direttive che riguardano le vendite promozionali sono dettate dalle Regioni, che ne disciplinano lo svolgimento con lo scopo di distinguerle dai saldi. Sono le Regioni, infatti che, in accordo con le organizzazioni locali delle imprese del commercio e dei consumatori, possono eventualmente porre il divieto di effettuare le vendite promozionali tra i 15 e i 40 giorni prima dei saldi. Ecco nel dettaglio le date dei saldi Regione per Regione: Abruzzo dal 2 luglio al 31 agosto; Basilicata dal 2 luglio al 2 settembre; Calabria, dal 2 luglio al primo settembre; Campania, dal 3 luglio al 31 agosto; Emilia Romagna, dal 2 luglio al 31 agosto; Friuli Venezia Giulia dal 2 luglio al 30 settembre, Lazio dal 2 luglio al 13 agosto (per 6 settimane); Liguria dal 2 luglio al 16 agosto (per 45 giorni); Lombardia dal 2 luglio al 31 agosto (per 60 giorni); Marche dal 2 luglio al primo settembre; Molise dal 2 luglio al 31 agosto (per 60 giorni); Piemonte dal 2 luglio al 28 agosto; Puglia, dal 2 luglio al 15 settembre; Sardegna dal 2 luglio al 3 settembre; Sicilia dal 2 luglio al 15 settembre; Toscana dal 2 luglio al 31 agosto; Umbria dal 2 luglio al 31 agosto; Valle d'Aosta dal 2 luglio al 30 settembre; Veneto dal 2 luglio al 31 agosto. Trento e provincia, per 60 giorni, con date libere che possono essere effettuate durante tutto l’anno. Provincia di Bolzano: nella maggior parte dei Comuni dal 15 luglio all'8 agosto, nei comuni turistici i saldi estivi inizieranno il 19 agosto e termineranno il 16 settembre 2022

La possibilità di cambiare il capo è lasciata alla discrezionalità del negoziante

Il decalogo dei "saldi chiari e sicuri" prevede la disinfezione della mani: prima di toccare i prodotti è consigliata la pulizia delle mani, ma non è obbligatoria, attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.

I clienti non devono indossare la mascherina, mentre per i lavoratori rimane l'obbligo in tutte le occasioni di interazione con i clienti stessi, fino al 15 giugno 2022. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Si possono provare i capi nei camerini senza dover indossare mascherine. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche.

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Previsto l'obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche oppure adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (come orli, maniche, asole) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L'operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.

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