Salvatore Ferragamo spa: ricavi in flessione del 12,8 per cento nell'H1

Ricavi pari a 296 milioni di euro (-6 per cento rispetto al secondo trimestre 2023 a tassi di cambio costanti1, -8,1 per cento a tassi di cambio correnti), per Salvatore Ferragamo spa nel secondo trimestre.

Nel primo semestre i ricavi sono stati pari a 523 milioni di euro (-12,8 per cento rispetto ai 600 milioni di euro del primo semestre 2023, -10,9 per cento a tassi di cambio costanti). Ieri, primo agosto, il consiglio di amministrazione di Salvatore Ferragamo spa, società a capo del Gruppo Salvatore Ferragamo, riunito sotto la presidenza di Leonardo Ferragamo, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024.

L'utile netto del periodo è stato pari a 6 milioni di euro

L'Eebit è stato pari a 28 milioni di euro (-41 per cento rispetto ai 47 milioni di euro del primo semestre 2023), mentre l'Ebitda è ammontato a 117 milioni di euro (-12,3 per cento rispetto ai 134 milioni di euro del primo semestre 2023). L'utile netto del periodo è stato pari a 6 milioni di euro (-73,2 per cento rispetto ai 21 milioni di euro del primo semestre 2023).

“Il secondo trimestre ha nuovamente mostrato alcuni incoraggianti indicatori operativi che avevamo iniziato a rilevare alla fine dello scorso trimestre. Le vendite retail a prezzo pieno hanno segnato un andamento positivo negli Stati Uniti, in Europa, Giappone e America Latina; la nostra rinnovata offerta di calzature e borse ha attratto nuovi clienti e ha contribuito a spostare una percentuale maggiore di acquisti verso una fascia di consumatori più giovani. Nei media, la maggiore desiderabilità del marchio è stata nuovamente confermata dall’eccellente risonanza della nostra collezione autunno-inverno 2024", ha sottolineato, attraverso una nota, Marco Gobbetti, amministratore delegato e direttore generale di Salvatore Ferragamo spa.

"Nonostante questi segnali positivi, nel secondo trimestre i nostri risultati finanziari aggregati sono stati influenzati in modo significativo dal difficile contesto dei consumi, in particolare nell'area Asia-Pacifico, che ha controbilanciato l’andamento positivo nel resto del mondo. Abbiamo continuato inoltre a riscontrare debolezza nel canale wholesale, accentuata da una strategia di distribuzione più selettiva", ha aggiunto il ceo.