Selezionate da MagnoLab otto startup che innovano i processi aziendali del tessile
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Sono otto le startup selezionate da MagnoLab per il progetto Texploration. Si è conclusa, infatti, la fase di selezione tra più di 70 aziende che hanno presentato la propria candidatura per Texploration, il progetto di open innovation a livello nazionale e internazionale promosso e lanciato da MagnoLab, rete di aziende per l’innovazione della filiera tessile con sede a Magnonevolo (Biella), e realizzato da Dpixel, divisione di fintech district che supporta la crescita delle startup e l’innovazione delle imprese favorendo le opportunità di business attraverso progetti di open innovation.
Le startup usano l'Ia per ottimizzare la supply chain e ridurre i consumi
In concreto, Texploration ha individuato soluzioni utili ed efficaci in grado di innovare prodotti e processi aziendali in termini di maggiore sostenibilità e produttività, aspetti fondamentali per rimanere competitivi, specialmente in un settore come quello tessile, caratterizzato da una filiera frammentata e con forti impatti ambientali. Le startup si sono focalizzate in diversi ambiti, dalla gestione energetica fino all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale per ottimizzare la supply chain, passando per la riduzione dei consumi e l’uso di materiali riciclabili e biodegradabili.
La call era rivolta a startup, scaleup e piccole e medie imprese innovative in grado di sviluppare nuove soluzioni per l’industria tessile basate sull’analisi dei bisogni di 10 delle aziende del network MagnoLab: Canalair, Dbt Fibre, De Martini, Di.Vé, Filidea, Maggia, Marchi&Fildi, Pinter Group, Stamperia Alicese e Tintoria Finissaggio 2000. Ecco quali sono le startup selezionate.
Un sistema consente accesso immediato a dati di produzione e certificazioni
L'italiana E-Plato, attraverso Socrate, un enterprise knowledge hub progettato per collegare e analizzare i dati aziendali, permette di snellire la catena di fornitura tessile consentendo l'accesso immediato a dati di produzione, certificazioni e conoscenze di ricerca e sviluppo disperse tra i partner. E-Plato attiverà tre progetti con Divè, Pinter Group e Stamperia Alicese.
Mangrovia, altra azienda italiana, con la piattaforma Mangrovia facilita una "supply Chain integrata e collaborativa" dalla fibra al prodotto finale. Datome orchestra i flussi di dati e struttura le informazioni per una tracciabilità avanzata, mentre MagentIa estrae automaticamente e organizza dati eterogenei provenienti da fonti diverse. Mangrovia sarà protagonista di un progetto con Canalair.
Sylfib, invece, integra la produzione di cime per filatura fornendo fibre bio-macerate che sono prive di sostanze chimiche, tracciabili e ad alte prestazioni, adattabili ai processi industriali attraverso il controllo del processo di macerazione e la collaborazione continua con i trasformatori. Sylfib, azienda made in Italy, lavorerà a un progetto con Marchi&Fildi.
La società italiana Peter ha sviluppato una tecnologia che consente di produrre indumenti in poliestere composto al 100% da Pet riciclato chimicamente, attraverso la depolimerizzazione e la purificazione, per ottenere monomeri vergini che possono essere ulteriormente ripolimerizzati in nuovo poliestere. Peter attiverà un progetto con Filidea.
Una soluzione per prevedere e rilevare i difetti del tessuto in tempo reale
I sistemi della spagnola Aracne Textile Solutions prevedono e rilevano i difetti del tessuto in tempo reale, riducendo al minimo gli errori di produzione. Aracne digitalizza le apparecchiature, integrandole nella catena del valore e riducendo i difetti del 70%, rilevando immediatamente il resto. In questo modo si evita la rigenerazione e si riduce l'impatto ambientale. Il progetto collegato a Texploration vedrà l’affiancamento a Maglificio Maggia.
Cdc Studio ha brevettato e sviluppato la tecnologia Miktòs, che trasforma gli scarti tessili misti (tradizionalmente difficili da riciclare) in un polimero riciclabile ad alte prestazioni, senza separazione delle fibre o additivi. Miktòs elimina i costi di smaltimento e trasforma gli articoli invenduti e gli scarti di produzione in materia prima circolare da riutilizzare o rivendere. Il progetto sarà utilizzato dall'azienda De Martini.
Komete, una delle altre aziende italiane selezionate, è in grado di tracciare in tempo reale la posizione e lo stato di lotti, bobine, casse e ordini lungo la catena di fornitura tessile. Ciò consente la tracciabilità automatizzata, l'accuratezza dell'inventario e la visibilità del processo attraverso la produzione e la logistica. Il sistema aiuta a ridurre i tempi di consegna, gli errori e le inefficienze, soprattutto nella produzione tessile di piccoli lotti, a risposta rapida o ad alto valore. Komete condurrà un progetto con Tintoria Finissaggio 2000.
Infine, BioFashionTech si integra nella catena di fornitura tessile convertendo i rifiuti di fibre miste non selezionate in zuccheri e plastiche riciclate attraverso un processo enzimatico pulito e scalabile per aiutare i nostri clienti a ridurre le emissioni di Co2 e a chiudere. L’expertise di BioFashionTech si metterà alla prova con Dbt Fibre.