Shein risponde alle accuse che gli sono state rivolte durante il 2023
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Shein, la bestia da macello? Nel 2023, l'etailer cinese di ultra fast fashion è stato oggetto di numerose critiche e accuse. Non passava mese senza che l'immagine del marchio venisse offuscata dalle notizie. Parlando con FashionUnited, Marion Bouchut, associate director, public affairs presso Shein Europe, ha difeso il marchio e risposto alla serie di critiche che ha dovuto affrontare nel recente periodo. A livello mondiale la società, il cui quartier generale si trova a Singapore, conta 11mila dipendenti, serve oltre 150 mercati e ha uffici in 11 Paesi (Los Angeles, San Paolo, Dublino, Guangzhou, Parigi, Washington D.C., Londra, tanto per citarne alcuni).
Il 2023 è stato l'anno delle critiche a Shein?
Siamo consapevoli che alcune persone possono avere opinioni forti. Tuttavia, abbiamo anche osservato che queste opinioni possono essere il risultato di una mancanza di conoscenza o di informazioni errate, sia sul marchio, sia sul nostro modo di operare. Questo è comprensibile. Shein è un'azienda giovane e non è ancora molto conosciuta in Europa. Per questo, nell'ultimo anno, abbiamo intrapreso iniziative per farci capire meglio e per comunicare il nostro modo di lavorare, ma anche la nostra visione del futuro nel nostro settore. Per esempio, molti non sanno che ci basiamo su un modello innovativo di produzione in piccoli lotti, che ci permette di produrre "su richiesta" (in lotti di appena un centinaio di pezzi), riducendo al minimo lo spreco di scorte in eccesso. Di conseguenza, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i nostri livelli di eccedenze di magazzino sono in realtà molto più bassi rispetto alla media del settore tradizionale della vendita al dettaglio di moda. Allo stesso modo, molte persone non sono a conoscenza delle politiche e dei sistemi che adottiamo per garantire che i nostri fornitori rispettino i nostri elevati standard di salute, sicurezza e retribuzione sul posto di lavoro. Molti non sanno nemmeno che collaboriamo con società di revisione terze riconosciute a livello mondiale per verificare, segnalare e migliorare la conformità della nostra catena di fornitura. Stiamo lavorando sodo per progredire nei nostri impegni in termini di responsabilità sociale e sviluppo sostenibile, per aumentare la trasparenza. Accogliamo sempre con piacere l'opportunità di spiegare la nostra attività e di contribuire a una discussione informata sul futuro del settore.
A giugno, un tour organizzato delle vostre fabbriche da parte di alcune influencer aveva scatenato una polemica.
Siamo impegnati nella trasparenza e questa iniziativa (il viaggio) è nata dall'intenzione di mostrare ad alcune delle nostre influencer partner come lavoriamo. In modo che potessero condividere le loro opinioni con i loro follower. Pur riconoscendo che avrebbe potuto essere realizzato meglio, il tour ha solo rafforzato il nostro impegno a fornire al pubblico una migliore visione del nostro modello aziendale e del nostro sistema di produzione in piccoli lotti. Nei mesi e negli anni a venire, speriamo di avere altre occasioni per invitare un maggior numero di partner, giornalisti e altre parti interessate a vedere da vicino come lavoriamo.
A luglio, Shein è stata citata in giudizio per violazione dei diritti di proprietà intellettuale da parte di giovani designer.
Shein rispetta i creatori e gli artisti, nonché i diritti di proprietà intellettuale degli altri. Prendiamo sul serio tutte le denunce di violazione. I designer e i creativi lavorano duramente per creare le loro opere e noi abbiamo molte iniziative in atto per proteggere i loro sforzi. Continuiamo a investire e a migliorare i nostri processi per individuare e prevenire le violazioni. Abbiamo un team globale che si assicura che gli articoli elencati sulla nostra piattaforma siano conformi e non contengano elementi contraffatti. Chiediamo inoltre ai nostri fornitori di rispettare un codice di condotta che include la certificazione che i prodotti da loro fabbricati non violano la proprietà intellettuale di terzi. Nei rari casi in cui i nostri sistemi interni non riescano a identificare gli articoli potenzialmente contraffatti, i titolari dei diritti possono segnalare le inserzioni sospette tramite il nostro portale dedicato ai reclami sulla proprietà intellettuale, e noi interveniamo prontamente.
A novembre, l'Ocde, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha aperto un'indagine contro Shein. Come è stata gestita?
Shein ha risposto rapidamente e ha incontrato il Punto di contatto nazionale (Ncp) francese dell'Ocse quando siamo stati contattati, lo scorso luglio. Abbiamo collaborato pienamente e continueremo a farlo per rispondere a tutte le domande del Pcn.
E per quanto riguarda le condizioni di lavoro che vi vengono regolarmente contestate?
Sebbene Shein non possieda direttamente alcun impianto di produzione, riconosciamo che le nostre responsabilità si estendono a tutta la nostra catena di approvvigionamento. La nostra politica e la nostra prassi prevedono la collaborazione con fornitori che condividono il nostro impegno verso pratiche responsabili. I nostri standard di responsabilità verso i fornitori stabiliscono che i dipendenti dei fornitori non possano lavorare più di sessanta ore alla settimana (compresi gli straordinari) e abbiamo almeno un giorno di riposo ogni sette giorni, tranne in situazioni di emergenza o insolite. Sensibilizziamo i nostri fornitori ai nostri standard attraverso regolari sessioni di formazione, tenendo conto della natura specifica delle loro attività e delle normative locali. Effettuiamo controlli regolari e interveniamo in caso di violazioni. Inoltre, tutti i nuovi produttori con cui stipuliamo un contratto devono sottoporsi a un audit di valutazione come parte del processo di integrazione prima di iniziare a lavorare con Shein.
Nel 2022 abbiamo condotto oltre 2.400 audit su più di 1.900 produttori a contratto che rappresentano circa l'84 per cento dei prodotti a marchio Shein. Maggiori informazioni sulle nostre politiche e programmi di gestione della catena di fornitura, compresi gli audit, sono disponibili nel nostro ultimo rapporto sulla sostenibilità, disponibile sul nostro sito web.
Quanto siete attenti alla tutela dell'ambiente?
La sostenibilità è una priorità per noi e abbiamo avviato iniziative per ridurre il nostro impatto ambientale in ogni fase della catena del valore. L'anno scorso abbiamo pubblicato il nostro Rapporto sulla sostenibilità e l'impatto sociale 2022. Di recente abbiamo pubblicato anche il nostro rapporto 2022, disponibile sul nostro sito web aziendale. Ci impegniamo a decarbonizzare la nostra catena di fornitura, ad approvvigionarci con materiali responsabili e a proteggere la biodiversità e il benessere degli animali attraverso un'azione collettiva. Abbiamo fissato degli obiettivi che incoraggiano i nostri team operativi e i partner della catena di fornitura a ridurre l'impronta ambientale dei nostri prodotti e delle nostre strutture. L'obiettivo è diventare neutrali in termini di emissioni di carbonio nell'ambito 2 entro il 2030 e di ottenere il 100 per cento di imballaggi a base di viscosa e carta sicuri per le foreste entro il 2025. Altro obiettivo è garantire che tutti gli imballaggi contengano il 50 per cento di materiali preferibili entro il 2030 e realizzare 50 per cento dei prodotti a marchio Shein attraverso la nostra iniziativa EvoluShein by design entro il 2030. In qualità di azienda leader a livello mondiale, Shein si assume la responsabilità di sostenere le comunità locali in cui lavoriamo, ci riforniamo e viviamo e di preservare il nostro pianeta. Nel dettaglio, la strategia EvoluShein si basa su tre pilastri strategici: our people, our planet, our process. Our planet, per esempio, prevede che ci impegniamo nella decarbonizzazione della nostra supply chain, nell’approvvigionamento di materiali responsabili e nella protezione della biodiversità e il benessere degli animali attraverso un'azione collettiva. Our process prevede l'impegno a migliorare continuamente i nostri processi per ridurre gli sprechi e consentire un futuro circolare. Questo inizia con lo sfruttare il nostro modello di produzione on demand in piccoli lotti, abilitato dalla tecnologia, per continuare a ridurre al minimo gli sprechi e ottimizzare l'efficienza delle risorse lungo tutta la catena del valore.
Pubblicato originariamente da Florence Julienne per l'edizione francese, tradotto e riadattato per fashionunited.it da Isabella Naef
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