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Silvano Lattanzi batte Gucci: non ha copiato la fibbia a morsetto

Scritto da Isabella Naef

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Giovedì scorso il Tribunale di Fermo ha dato ragione all’imprenditore calzaturiero marchigiano Silvano Lattanzi, accusato nel 2011 da Gucci di aver copiato la fibbia a morsetto. Dopo otto anni, quindi, Silvano Lattanzi, che lanciò la prima collezione con il morsetto nel 1991, tornerà a produrre le calzature con il morsetto.

"Iniziai a produrre mocassini con il morsetto nel 1991, quando un amico e appassionato di cavalli me ne regalò uno appartenuto a un grande fantino", racconta Lattanzi a FashionUnited, aggiungendo di non aver mai registrato il morsetto. "Cosa che, invece, fece Gucci nel 2006".

Silvano Lattanzi è stato assolto perchè il fatto non sussiste. Gucci accusava Lattanzi di aver copiato la fibbia

"Nel 2011 le mie calzature furono sequestrate dalla Guardia di Finanza nel negozio di Mauro Volponi, a Forte dei Marmi. Da allora, fino alla sentenza di assoluzione di giovedì scorso, non ho mai più prodotto mocassini con il morsetto, ma ora tornerò a farlo". "Certo", aggiunge Lattanzi, "sono contento di questa sentenza e le dico di più: ho trovato un catalogo, datato 1937, di una ditta che produceva fibbie e altri accessori per le scarpe, dove compariva già questo morsetto. Ma mi piace vincere e non voglio stravincere. Se avessi dovuto copiare qualcuno, poi, avrei copiato Hermès e non Gucci", scherza il fondatore dell'azienda che ha sede a Casette D'Ete, Sant'Elpidio a Mare, in provincia di Fermo.

Anche Mauro Volponi, grande imprenditore toscano, scomparso lo scorso marzo, fu citato in giudizio ed è stato assolto dalla sentenza di giovedì scorso.

Assolto anche Mauro Volponi, grande imprenditore toscano, scomparso lo scorso marzo

Insomma, la sentenza del 10 ottobre, emessa dal Tribunale di Fermo, dà ragione all’imprenditore marchigiano accusato nel 2011 dalla maison fiorentina di aver copiato il suo marchio distintivo. La causa, durata oltre otto anni vedeva contrapposti l’imprenditore calzaturiero marchigiano Silvano Lattanzi e il Gruppo Gucci, ha dato ragione al primo con la motivazione che "il fatto non sussiste".

"Per valutare la richiesta di danni che l’azienda di Silvano Lattanzi farà a Gucci ci saranno le sedi opportune"

Il fatto, nello specifico, era l’aver copiato la fibbia a morsetto tratto distintivo della Gucci. Nel 2011 la maison fiorentina aveva mosso contro Lattanzi questa accusa, mentre l’imprenditore, difeso dagli avvocati De Minicis e Calafiori, ha dimostrato di aver creato una fibbia identica già nel 1991, cioè ben 20 anni prima.

Lattanzi, che ama definirsi "calzolaio per vocazione" ha sottolineato di aver avuto grande fiducia in questa sentenza, "perché sono consapevole della correttezza e passione che animano da sempre la mia attività. Così come avevo fiducia nel Tribunale di Fermo e nei miei legali, che non sono inferiori a quelli delle grandi città e che, con un gioco di squadra eccezionale e sincera amicizia, hanno saputo portare a termine questa sfida.

Per valutare la richiesta di danni che l’azienda di Silvano Lattanzi farà a Gucci ci saranno le sedi opportune, si legge in una nota. "Ora la cosa più importante è che, dopo quasi nove anni, da domani possiamo tornare a utilizzare la nostra fibbia. Inoltre, il riconoscimento della paternità della fibbia a morsetto è anche un segnale per quei colleghi che fino a oggi l’hanno utilizzata. Ero certo che la giustizia avrebbe fatto il suo corso, ma io sono un leone che non demorde mai".

Fra novanta giorni saranno rese note le motivazioni della sentenza.

Foto: I mocassini con il morsetto prodotti da Silvano Lattanzi per Mauro Volponi, dall'ufficio stampa
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