Sonia Rykiel sarà messa in liquidazione
loading...
Il tribunale commerciale di Parigi ha deciso di liquidare la maison di couture fondata da Sonia Rykiel. L'azienda era in difficoltà da anni, anche prima della scomparsa della fondatrice, avvenuta nell'agosto del 2016.
La società ha registrato una perdita netta di 30 milioni di euro all'anno. Attualmente dispone di una rete di sei negozi diretti e quattro punti vendita. Oltre il 50 per cento del fatturato è realizzato in Francia. Diversi i potenziali acquirenti che si sono fatti avanti nel tempo, tra questi Emmanuel Diemoz, ex direttore di Balmain. L'unico file di acquisizione ricevuto dagli amministratori del tribunale era guidato da Nicole Levy e Julien Sedbon, imprenditori del settore immobiliare. Hanno offerto 200.000 euro per rilevare l'azienda che volevano rilanciare su Internet. Ma il dossier non ha fornito garanzie finanziarie sufficienti agli occhi dei due amministratori giudiziari: Hélène Bourbouloux e Abitbol & Rousselet.
Sonia Rykiel conta sei negozi diretti
Sonia Rykiel è scomparsa a Parigi nel 2016,, a 86 anni. Il suo estro, la sua creatività e i suoi abiti in maglia hanno rivoluzionato la moda femminile negli anni '70 e '80. Celebre per i lunghi pullover da indossare in sovrapposizione a maglie in tessuto e gonne in lana, nei toni più accesi o in bianco e nero, e caratterizzati dalle sue amate righe, Sonia Rykiel, era nata a Parigi nel 1930.
Soprannominata "la regina del tricot", la stilista dalla rossa chioma, è morta "nella sua casa, alle 5 del mattino, per le conseguenze del suo Parkinson", aveva annunciato la figlia Nathalie.
Nata da padre francese e madre romena, cominciò la carriera come vetrinista nel 1948. Interpretò se stessa in "Pret à porter", il film che Robert Altman dedicò alla moda e che fu girato a Parigi nella primavera del 1994. La designer aveva raccontato la storia della sua malattia in un libro: "N’oubliez pas que je joue", ossia "Non dimenticate che io gioco", nel 2012.
Foto: Sonia Rykiel Facebook