Sono 1,2 milioni le assunzioni previste per il trimestre febbraio-aprile
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A creare maggiori opportunità il manifatturiero
"La dinamica positiva della domanda di lavoro delle imprese in questi primi mesi dell’anno si conferma anche confrontando i livelli pre-Covid (febbraio 2019), rispetto a cui si evidenzia una crescita del 15,6 per cento, pari a +52mila assunzioni. Cresce ancora il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che riguarda il 46,2 per cento dei profili ricercati, un valore superiore di circa 6 punti percentuali rispetto a un anno fa", si legge in una nota.
Numeri alla mano sono 132mila le assunzioni programmate nel mese dall’industria. A creare maggiori opportunità di lavoro, accanto alle costruzioni con 48mila lavoratori ricercati, sono per il manifatturiero alcune delle filiere distintive del made in Italy, con in testa la meccatronica (22mila assunzioni), seguita dalla metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (18mila), dall’alimentare (10mila) e dalle industrie tessili, abbigliamento e calzature, sebbene queste ultime si attestino ancora sotto il livello pre-Covid (-15,2 per cento su febbraio 2019). D’altra parte, i servizi programmano 254mila ingressi e la filiera del turismo si conferma quale traino della domanda di lavoro (56mila ingressi). Consistente anche l’apporto del commercio (52mila) e dei servizi alle persone (42mila).
Industrie tessili e abbigliamento faticano a trovare profili professionali
Il Bollettino del Sistema informativo Excelsior sottolinea la difficoltà nel reperimento di 178mila profili professionali pari al 46,2 per cento del totale assunzioni programmate a febbraio (+5,9 punti percentuali su febbraio 2022). La mancanza di candidati si conferma la principale motivazione del mismatch ed è in crescita rispetto allo scorso anno (+5,4 punti percentuali), mentre restano pressoché invariate le altre motivazioni. A risentire maggiormente del mismatch sono le imprese della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (il 58,5 per cento dei profili ricercati è di difficile reperimento), le industrie del legno e del mobile (56,1 per cento), le imprese delle costruzioni (54,9 per cento), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (52,1 per cento) e le imprese della meccatronica (51,5 per cento). Per quanto riguarda, invece, le figure professionali il Borsino Excelsior delle professioni riporta specialisti nelle scienze della vita (80,7 per cento è di difficile reperimento), operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (70,8 per cento), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (68,5 per cento), tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (66,7 per cento) e operatori della cura estetica (66,2 per cento).
A livello territoriale, 120mila entrate sono previste dalle imprese del Nord ovest, a cui seguono le imprese del Sud e isole (97mila), le imprese del Nord est (92mila, area che manifesta la maggiore difficoltà di reperimento pari al 52 per cento) e le imprese del Centro (76mila).