Sostegni bis: per Confcommercio vanno rivisti i parametri di accesso
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“Passi avanti con il decreto sostegni bis anche se vanno rivisti alcuni parametri di accesso. Per superare la crisi occorre accelerare con le riaperture di tutte le imprese, puntando con decisione sul green pass, che poi è la chiave per mettere in moto la nostra economia, partendo dalle attività legate al turismo e all’accoglienza”. Questo il commento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, al decreto sostegni bis approvato dal Consiglio dei ministri.
Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto
Il via libera al decreto sostegni bis dal Consiglio dei ministri è arrivato ieri. Oltre al pacchetto sui ristori per le attività economiche c'è anche la norma "anti licenziamenti". Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto.
Mario Draghi: "il miglior sostegno è la riapertura"
"Oggi il Cdm (Consiglio dei ministri ndr) ha approvato il decrerto imprese, lavoro, sanità, giovani: è un decreto in parte diverso dal passato, perché guarda al futuro, guarda al Paese che si riapre ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno. Assiste, aiuta", ha sottolineato il premier, Mario Draghi, durante la conferenza stampa. Il decreto Sostegni bis vale "circa 40 miliardi, di cui 17 a imprese e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito, 4 ai lavoratori e alle fasce in difficoltà".
Nel dettaglio, quattro miliardi del dl sostegni bis andranno "ai lavoratori e alle fasce in difficoltà in parte per supplire alla situazione di emergenza, sia per accompagnare i lavoratori in un processo che sarà complicato. Bisognava attrezzarsi ad affrontare questa congiuntura che è positiva ma difficile".
"Per la prima volta accanto al criterio del fatturato si usa anche l'utile che è molto più giusto ma ovviamente ci vorrà più tempo, la seconda novità è l'arco temporale che ora abbraccia 370mila nuove partite Iva che vengono incluse", ha aggiunto Draghi, specificando che "per la prima volta c'è un fondo per la ricerca di base, si chiamerà Fondo italiano per la scienza, con 50 milioni e 150 per ogni anno a venire. E' un investimento molto significativo per richiamare giovani e meno giovani che sono andati via".
"Il miglior sostegno è la riapertura", ha aggiunto il premier.
Per quanto riguarda l'aiuto ai giovani, "c'è un ampia parte del decreto, in particolare la possibilità di comprare una casa: imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti i giovani, per i meno abbienti, con Isee credo fino a 40mila euro, c'è anche la garanzia dello stato sull'80 per cento del mutuo", ha specificato Draghi, sottolineando che sarà "più facile per tutti i giovani comprare casa e costruirsi una famiglia e dare quell'elemento di sicurezza che manca oggi".
"Voglio esprimere la mia soddisfazione per la decisione di lunedì scorso sulle riaperture graduali con il rischio calcolato, per procedere un po' alla riapertura del paese e che è gran parte frutto della campagna vaccinale seguita dal governo", ha poi detto Draghi. Quanto alla riforma fiscale, "quello che ho detto è che il principio di progressività va preservato e la riforma fiscale deve contribuire alla crescita. Non è tempo di politiche fiscali restrittive".
Foto: Carlo Sangalli, dall'ufficio stampa