Stefano Ricci spa: il fatturato al 30 settembre supera i 152 milioni di euro
Un negozio a Roma, in via Bocca di Leone, e uno a Washington Dc, che porterà a 6 il numero dei monomarca in Usa, una nuova linea dedicata all'abbigliamento per l'equitazione e una campagna per la collezione autunno inverno 2026-27 menswear, interamente girata in Patagonia e presentata ieri sera, a Firenze, al teatro Niccolini, il più antico di Firenze, fondato nel 1650.
L'azienda fiorentina Stefano Ricci ha molte cartucce in serbo per i prossimi mesi e, fedele alle sue radici, continua a sostenere l'artigianato, anche attraverso la recente acquisizione della Moleria Locchi, eccellenza dell’artigianato artistico fiorentino. Come ha spiegato ieri il ceo di Stefano Ricci spa, Niccolò Ricci, "il nostro impegno per l'artigianato rimane in primo piano. Ci stiamo dedicando anche alla formazione di molti sarti".
Nuove aperture di monomarca sono in agenda a Roma e a Washington Dc
"In un contesto geopolitico caratterizzato ancora da forti incertezze, dopo anni di crescita sostenuta, al termine del terzo trimestre abbiamo registrato una lieve flessione nei ricavi. Il fatturato, al 30 settembre si attesta oltre i 152 milioni di euro, evidenziando una crescita single-digit nella rete retail (che oggi conta 82 negozi nel mondo, ndr)". Il 2024 si era chiuso con un fatturato di 233 milioni di euro, per il 90% estero.
Oltre allo store a Washington Dc, come anticipato, il marchio terrà a battesimo anche un negozio a Roma in via Bocca di Leone, programmato nel primo trimestre del 2026, che si unisce così a Milano, Firenze, Castelfalfi e Porto Cervo, mentre è operativa Casa Stefano Ricci Singapore, seconda presenza nel Sudest asiatico, specializzata nei servizi fine dining, cigar lounge e ospitalità.
Presentata la Stefano Ricci Equestrian Line
La scorsa settimana l'azienda ha presentato alla Fieracavalli di Verona, la Stefano Ricci Equestrian Line con contenuti dedicati al dressage e allo showjumping di questo sport d’élite, proseguendo così il percorso di ricerca e proposta. Quanto alla collezione per l'autunno inverno 2026-27 è stato presentato ieri sera, a Firenze, l'ottavo capitolo di Stefano Ricci Explorer. Questa volta la terra esplorata è stata la Patagonia. L'azienda, inoltre, proseguendo nei piani di sostegno alle realtà locali, è stato raggiunto un accordo con Fundación Científica Acción Fauna, legato ai piani di conservazione dei puma nel loro habitat naturale nel Cile centrale.
"Ho potuto verificare in presenza la qualità e la serietà del progetto guidato da una donna, Kendra Ivelic, nella Patagonia cilena. Il nostro contributo consentirà di supportare il programma di studio e conservazione dei puma", ha spiegato Niccolò Ricci.
L’ottava missione di Stefano Ricci Explorer è diventata una spedizione che è andata alla ricerca di emozioni e incontri con chi popola quest’area, raccontata dai grandi della letteratura. "Qui i gauchos sono gli ultimi custodi di una tradizione ancestrale, che sfida il tempo. Tra ombre di foreste incontaminate e le gelide acque del Grey Glacier, con la sua immensità, fino ai Parchi naturali e ai fiordi. L’obiettivo di questa missione era seguire le tracce dei puma, predatori sovrani e silenziosi che incarnano la forza della natura come spiriti furtivi", ha sottolineato Filippo Ricci, direttore creativo di Stefano Ricci spa. "Il loro confronto con la fauna, difficilmente visibile ma palpabile, è una danza epica di potere e sopravvivenza, un racconto di coraggio e destino, in lande dove solo i più valorosi hanno sfidato il fato".
La presentazione della collezione è stata ambentata tra le steppe, i ghiacciai, le foreste, le montagne, i laghi, i fiumi, e le cascate. Non è un caso che nel filmato di presentazione la voce narrante evidenzi che "la natura è l'artigiano perfetto".
In questa esplorazione della Patagonia e della Tierra del Fuego, la protezione dal freddo è data dal parka bianco neve, imbottito della più pregiata piuma d’oca, con cappuccio profilato in pelliccia di volpe e pantaloni di fustagno. Blouson e field jacket multitasche, capi con interni staccabili e performanti antivento, camicie sportive in cotone e cashmere con tasche a toppa, cargo di velluto a grosse coste per vincere ogni sfida, lane waterproof, l’ottagono che si fa più discreto conservando la forza evocativa che lo lega fin dalle origini alla maison Stefano Ricci, caratterizzano la collezione. La palette dei colori va dal tono naturale di ogni sfumatura di marrone, colore guida della collezione insieme al bianco neve, al nero, al Blu Ricci, ai neutri luminosi, al verde Pampa, al beige Guanaco, fino al giallo Nyirre e a un viola Gaucho.
Per il formale l’alta sartorialità domina ogni completo, spesso con gilet, nei tessuti 100% Alpha Yarn vicuna (filo da 13,5 micron). La pelle, fino all’esclusivo coccodrillo, è foderata di visone rasato per combattere le temperature estreme, la maglieria luxury operata e la pelliccia laserata che rilegge lo zig-zag dello Chevron. Nel pantalone vince la pence, una o due insieme, e trionfa l’elastico in vita che regala comodità e dinamicità senza fine.
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