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Tamborini (Smi): serve un nuovo modello produttivo per il tessile abbigliamento

Scritto da Isabella Naef

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Il 33 per cento degli imprenditori prevede un ulteriore peggioramento delle condizioni di mercato Credits: Pexels, Surene Palvie

Il tessile abbigliamento continua a soffrire a causa del rallentamento dei consumi.

L’indagine condotta dall’Ufficio Studi economici e statistici di Sistema moda Italia sulle imprese del tessile-abbigliamento, infatti, dipinge un quadro critico dell’andamento del settore nel primo semestre del 2024.

Una quota significativa di imprese ha riportato contrazioni superiori al 20 per cento

Numeri alla mano, il rallentamento, iniziato nella seconda metà del 2023, si è ulteriormente accentuato, con il 75 per cento delle aziende che ha registrato una flessione del fatturato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, una quota significativa di imprese ha riportato contrazioni superiori al 20 per cento.

Il 33 per cento degli imprenditori prevede un ulteriore peggioramento delle condizioni di mercato. Di conseguenza, i primi nove mesi del 2024 si chiuderanno con una flessione del fatturato complessivo del settore intorno al -6,2 per cento.

Tamborini (Smi): urgente un piano che tuteli creatività e capacità tecnologiche industriali

“Il periodo storico che stiamo vivendo pone l’industria del tessile e moda di fronte a sfide crescenti: occorre dare un nuovo impulso all’intera filiera produttiva attraverso misure ad hoc, rafforzando i rapporti strategici con l’Europa e i mercati di riferimento”, ha sottolineato Sergio Tamborini, presidente di Sistema moda Italia:  “La centralità del sistema moda e il suo essere emblema del made in Italy rendono urgente l’adozione di un piano strategico a tutela del capitale creativo, di quello umano e delle capacità tecnologiche industriali. Ciò dovrà avvenire anche attraverso l’accelerazione di normative fondamentali per la creazione di un nuovo modello produttivo e sostenibile per l’industria”.

Il 26 per cento delle aziende è ricorsa agli ammortizzatori sociali

Il livello occupazionale complessivo si è mantenuto relativamente stabile nel primo semestre anche se il ricorso agli ammortizzatori sociali è stato significativo, con il 26 per cento delle aziende che ne ha fatto uso, interessando in molti casi una quota elevata di lavoratori.

Cosa accadrà nei prossimi mesi

Le aspettative degli imprenditori per l’intero 2024 rimangono poco ottimistiche, spiegano gli esperti dell’Ufficio Studi economici e statistici di Sistema moda Italia. Il 64 degli imprenditori prevede una chiusura d’anno sotto i livelli del 2023, mentre solo l’11 per cento si aspetta un miglioramento. La maggior parte degli operatori (70 per cento) ritiene che una ripresa del settore non avverrà prima dell’inizio del 2025.

Urgente l’adozione di un piano strategico a tutela del capitale creativo Credits: Pexels, Ksenia Chernaya
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