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Tapestry, Inc: accordi per riacquisto di azioni per 2 miliardi di dollari

Scritto da Isabella Naef

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Il negozio Coach di Chicago Credits: Coach
Attraverso una nota Tapestry, Inc. (quotata al Nyse con il ticker Tpr), cui fanno capo i marchi Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman, ha annunciato oggi di aver stipulato accordi di riacquisto accelerato di azioni (Asr) con Bank of America N.A. e Morgan Stanley & Co. Llc per riacquistare 2 miliardi di dollari di azioni ordinarie Tapestry. Con le Asr la Società prevede di restituire agli azionisti oltre il 100 per cento del flusso di cassa libero nell'anno fiscale 2025 attraverso dividendi e riacquisti di azioni.

In base agli accordi Asr, Tapestry pagherà 2 miliardi di dollari ai concessionari e prevede di ricevere una consegna iniziale di 28,4 milioni di azioni ordinarie Tapestry il 26 novembre 2024, che rappresentano circa l'80 per cento delle azioni previste da riacquistare in base agli accordi Asr.

Il regolamento delle transazioni previste dagli accordi Asr avverrà entro il primo trimestre dell'anno fiscale 2026

Il regolamento finale delle transazioni previste dagli accordi Asr dovrebbe avvenire entro il primo trimestre dell'anno fiscale 2026, che terminerà il 27 settembre 2025. Tapestry sta finanziando i riacquisti di azioni nell'ambito degli accordi Asr con 750 milioni di dollari di prestiti nell'ambito di un nuovo contratto di credito a termine, 1,0 miliardi di dollari di prestiti nell'ambito della sua linea di credito e 250 milioni di dollari in contanti.

A metà novembre Capri Holdings e Tapestry hanno concordato di comune accordo di porre fine all'operazione di fusione prospettata da tempo. Secondo le società la decisione è nel migliore interesse di entrambe, viste le difficoltà nell'ottenere le necessarie approvazioni normative statunitensi.

A fine ottobre un giudice federale Usa aveva bloccato l'acquisizione del gruppo Capri Holdings, proprietario di Michael Kors, Versace e Jimmy Choo, da parte del suo concorrente Tapestry, perché la fusione avrebbe indebolito la concorrenza sul mercato della moda.

Capri Holdings ha pubblicato risultati finanziari deludenti per il secondo trimestre, segnando una netta decelerazione sui mercati. Il gruppo ha registrato un calo del 16,4 per cento del fatturato netto, attestatosi a 1,08 miliardi di dollari, ben al di sotto delle aspettative degli analisti che prevedevano un calo dell'8,7 per cento a 1,18 miliardi di dollari, secondo Reuters e i dati raccolti da Lseg.

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