Tessile abbigliamento a 62,5 miliardi di euro nel 2022
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L’industria italiana del tessile-abbigliamento ha chiuso il 2022 in area positiva, mettendo a segno un aumento del fatturato pari al +17,8 per cento rispetto all’anno precedente. Il turnover settoriale nel 2022 si è portato a 62,5 miliardi di euro, guadagnando quasi 9,5 miliardi rispetto al consuntivo 2021. Il settore ha così superato i livelli pre-Covid, mettendo a segno una crescita del +11,7 per cento rispetto al 2019. Questo il bilancio settoriale elaborato dal Centro studi di Confindustria moda per Sistema moda Italia, presentato venerdì scorso, a Milano, durante l'Assemblea dei soci 2023 di Sistema moda Italia.
Il risultato medio settoriale in termini di fatturato sintetizza le dinamiche dei due macro-comparti di cui si compone la filiera: il “monte” archivia il 2022 con un incremento del +19,3 per cento, mentre il valle cresce del +17,1 per cento. Il valore della produzione (che stima appunto il valore della produzione nazionale al netto dei prodotti importati) mostra un’evoluzione favorevole, nella misura del +11,8 per cento.Relativamente al commercio con l’estero, sia i flussi in entrata, sia quelli in uscita si sono mantenuti in territorio positivo: l’export palesa una dinamica premiante, pari al +18,9 per cento, portandosi a 38,5 miliardi di euro; allo stesso tempo l’import è cresciuto del +32,4 per cento, passando a 28,7 miliardi di euro.
Per effetto degli andamenti di import ed export, nel 2022 il saldo commerciale del tessile abbigliamento dagli oltre 10 miliardi del 2021, scende a 9,8 miliardi di euro. Venendo a considerare il mercato interno, nel 2022 la variabile consumo apparente (che intercetta sia la domanda intermedia intra-filiera sia il consumo finale delle famiglie italiane) ha registrato una dinamica positiva, pari al +21,7 per cento.
Il primo trimestre 2023 evidenzia una prosecuzione del trend positivo, come rilevano sia i dati di interscambio sia le prime indicazioni rilasciate dal Centro studi di Confindustria moda.
Nel primo quarter 2023 il fatturato settoriale è stimato con una crescita media pari al +12,9 per cento rispetto allo stesso periodo 2022; anche la raccolta ordini per le aziende del tessile-abbigliamento presenta un aumento medio del +7,1 per cento, prefigurando il proseguimento dell’evoluzione favorevole del settore anche nella seconda frazione dell’anno, pur in presenza di un rallentamento, per certi versi “fisiologico”, rispetto ai trimestri precedenti.
Sulla base dei risultati dell’indagine congiunturale relativa al “tessile, moda e accessorio” rappresentato da Confindustria moda, realizzata nei mesi di aprile-maggio 2023, ponderando le risposte ricevute dalle imprese del tessile-abbigliamento si prevede un secondo trimestre ancora favorevole. L’incremento medio dei ricavi è atteso nell’ordine del +5,9 per cento, il trend si mantiene dunque positivo, ma sperimenta una decisa attenuazione rispetto ai trimestri precedenti: d’altro canto, il raffronto con i mesi del 2022 di forte recupero rende meno facile il raggiungimento di risultati eclatanti. Visto l’andamento del gennaio-marzo e le suddette indicazioni sul secondo trimestre, il primo semestre del 2023 è atteso chiudersi, per il tessile-abbigliamento, con una dinamica dei ricavi attorno al +9,4 per cento.
Relativamente all’occupazione, il 68 per cento del campione del tessile-abbigliamento stima che il proprio organico resterà “invariato” rispetto a quello in forza a fine 2022. Solo il 7 per cento prospetta un “calo” del numero dei dipendenti, mentre il 25 per cento indica un aumento.