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Tessile-moda: per Smi crescita export a +2,9 percento nei sei mesi del 2016

Scritto da FashionUnited

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L'industria italiana del tessile-moda archivierà il 2015 con un giro d'affari in crescita, anche se inferiore a quanto previsto solo sei mesi fa. Ciò a causa del peggioramento dello scenario globale, su cui ha pesato la crisi russa, il terremoto finanziario in Cina, e le tensioni geopolitiche. Numeri alla mano, stando alle stime elaborate da Sistema moda Italia (Smi) in collaborazione con l'Università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza, il 2015 si concluderà con un fatturato pari a 52,6 miliardi, in aumento dell'1,1 percento contro il +3,8 percento previsto a giugno. Il trend dovrebbe migliorare nel primo semestre con un +2,2 percento.

Per quanto concerne le previsioni per i primi sei mesi del 2016, Smi si aspetta una crescita del 5 percento dell'import

"Abbiamo risentito del crollo della Russia (-32 percento le vendite nei primi otto mesi), ha rallentato la Cina (comunque +9,5 percento), l'Europa è cresciuta meno delle attese", ha sottolineato Claudio Marenzi, presidente di Smi. Il presidente dell'associazione ha poi spiegato che ci sono Paesi come gli Usa il cui andamento è stato positivo.

Il rallentamento dell'export (+1,9 percento a 29 miliardi nel 2015) ha assottigliato il surplus commerciale con l'estero a 8,5 miliardi (-6,9 percento); in aumento del 6,1 percento l'import, anche se i consumi interni sono in flessione; "i mesi di ottobre e novembre mostrano segni di ripresa", ha aggiunto Marenzi.

Per quanto concerne le previsioni per i primi sei mesi del 2016, Smi si aspetta una crescita del 2,9 percento dell'export e del 5 percento dell'import.

Sistema moda Italia è una delle più grandi organizzazioni mondiali di rappresentanza degli industriali del tessile e moda del mondo occidentale. La Federazione rappresenta un settore che conta oltre 400.000 addetti e quasi 50.000 aziende.

claudio marenzi
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