Tod's spa: ricavi in flessione del 6,7 per cento nel Q1
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“Con il successo dell’Opa, il gruppo Tod's esce dalla borsa. Abbiamo ritenuto di fare questa scelta per focalizzarci sul potenziale sviluppo dei nostri singoli marchi, facendo tutti gli investimenti necessari nei tempi che riterremo più idonei. Abbiamo una grande opportunità di crescita e cercheremo di coglierla, operando con una visione di lungo periodo. Abbiamo inoltre deciso di condividere questa nostra decisione strategica con due partners mondiali, che hanno una grande esperienza nel nostro settore: L Catterton ed Lvmh, con il quale abbiamo condiviso il nostro ingresso in borsa oltre vent'anni fa, che saranno sicuramente preziosi compagni di viaggio". Queste le parole di Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato del gruppo nel comunicato stampa diramato ieri successivamente all'approvazione dei dati del primo trimestre.
Diego Della Valle: “con il successo dell’Opa, il gruppo Tod's esce dalla borsa"
Ieri, infatti, il consiglio di amministrazione di Tod’s spa, società quotata alla Borsa di Milano e a capo dell’omonimo gruppo italiano del lusso, che opera con i marchi Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay, ha approvato i dati di vendita del Gruppo Tod’s relativi al primo trimestre 2024, periodo che va dal primo gennaio al 31 marzo 2024.
Nei primi tre mesi 2024 il fatturato consolidato del Gruppo Tod’s ammonta a 252,3 milioni di euro (erano 270,5 milioni nel Q1 2023)
Nei primi tre mesi del 2024, il fatturato consolidato del Gruppo Tod’s ammonta a 252,3 milioni di euro, con una flessione del 6,7 per cento rispetto al primo trimestre 2023, quando era pari a 270,5 milioni di euro.
"Negativo l’impatto delle valute; infatti, a cambi costanti, utilizzando cioè gli stessi cambi medi dei primi tre mesi del 2023, comprensivi degli effetti delle coperture, i ricavi sarebbero pari a 257,9 milioni di euro, con una differenza del 4,7 per cento rispetto al primo trimestre 2023", specifica la nota.
L’andamento dei singoli marchi è molto disomogeneo e riflette la composizione geografica delle loro vendite; Tod’s e Roger Vivier sono stati visibilmente influenzati dalla debolezza del mercato cinese. Tutti i marchi hanno comunque registrato buoni risultati nei mercati europei ed americano.
Per quanto riguarda le singole aree geografiche il gruppo ha registrato "buoni risultati nel mercato domestico e in quello europeo, grazie alla solidità della domanda locale e all’importante contributo degli acquisti dei turisti", precisa il management nella nota.
Bene il mercato americano, che ha beneficiato anche del maggior numero di punti vendita nei department store.
Negativo, invece, l’andamento nel mercato della Greater China, impattato dal forte calo di traffico nei negozi e dalla debolezza dei consumi, oltre che da una base di confronto particolarmente impegnativa. Debole anche l’area “resto del mondo”, nonostante i buoni risultati di Giappone e Middle East. Pesa anche il forte impatto delle valute; a cambi costanti l’andamento di questa regione sarebbe positivo nel periodo.