Trend positivo, a giugno, per l'abbigliamento nei centri commerciali
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Trend positivo per l'abbigliamento, a giugno, nei centri commerciali. Il segmento, infatti, ha registrato un +1,1 per cento; in particolare, per quest’ultima categoria merceologica, le medie superfici hanno registrato andamenti migliori rispetto ai negozi di piccolo taglio.
I dati emergono dall'analisi messa a punto da Cncc ed Ey, finalizzata ad analizzare mensilmente gli andamenti del settore dei centri commerciali italiani. L’indagine ha utilizzato i dati forniti dall’Osservatorio Cncc, che si basano su un panel rappresentativo, costante e omogeneo, di cui fanno parte 300 strutture, pari a circa 10.000 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Dall’analisi emergono i dati positivi dei fatturati relativi al mese di giugno 2024
Il Consiglio nazionale dei centri commerciali, Cncc, riunisce in un unico organismo trasversale tutti gli stakeholder, ossia le proprietà, le società di servizi e selezionati retailer, collegati all’Industria dei centri commerciali, dei parchi commerciali e dei factory outlet, costituendo l’unica realtà rappresentativa del settore. Sono 1.274 i poli commerciali presenti sul territorio nazionale che, con i loro 40.700 negozi, registrano 1,9 miliardi di presenze annue. Il volume d’affari totale dell’industria dei centri commerciali con i suoi 171 miliardi di euro (dato 2022) ha un’incidenza sul Pil italiano pari al 4,6 per cento (dato 2022).
Dall’analisi emergono, in particolare, i dati positivi dei fatturati relativi al mese di giugno 2024, in crescita dello 0,8 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2023. Questi dati, in controtendenza rispetto a quanto registrato a maggio 2024, hanno contribuito a portare i valori relativi al primo semestre dell’anno sostanzialmente in linea rispetto al 2023 (-0,9 per cento).
Per quanto riguarda il primo semestre 2024, in dettaglio, le categorie che hanno registrato le migliori performance rispetto allo stesso periodo del 2023, sono cura persona e salute (+8,1 per cento) e attività di servizi (+0,7 per cento). Stabili, invece, i trend registrati da ristorazione (+0,3 per cento) e abbigliamento (-0,3 per cento). In calo elettronica di consumo (-6,5 per cento), cultura, tempo libero e regali (-4,3 per cento) e beni per la casa (-1,6 per cento).
“Nel mese di giugno i fatturati e le affluenze hanno registrato tendenze positive, che hanno influito sull’andamento di tutto il semestre. Non possiamo che essere contenti di questi risultati, che confermano come la formula dei centri commerciali sia valida e abbia mostrato la giusta resilienza dopo un periodo complesso. L’abbigliamento in particolare, categoria particolarmente rilevante nel merchandising mix, dopo una flessione nei mesi primaverili, dovuta a una situazione meteo sfavorevole, ha recuperato nel mese di giugno e ora registra performance sostanzialmente allineate al 2023 e al 2019. La ristorazione, invece, resta positiva nonostante si sia in buona parte arrestata la spinta dovuta all’inflazione", ha sottolineato, attraverso una nota, Roberto Zoia, presidente del Cncc:
"I dati dell’Osservatorio Cncc-Ey evidenziano una prima metà del 2024 sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un mese di giugno che ha visto segnali di ripresa rispetto allo stesso periodo del 2023. È particolarmente notevole l'ascesa del settore cura persona e salute, che ha registrato un aumento dell'8,1 per cento nel semestre. Questo trend sottolinea l'importanza di disporre di adeguate ed elevate competenze nella conduzione dei centri commerciali, al fine di gestirne l’offerta per soddisfare le esigenze sempre più diversificate dei consumatori e per promuovere gli stessi centri commerciali non solo come luoghi di acquisto”, ha sottolineato Marco Daviddi, managing partner strategy and transactions di Ey Italia.
Per quanto riguarda le affluenze, nel mese di giugno il trend risulta in crescita del 2,6 per cento rispetto a giugno 2023, e porta il dato tendenziale del primo semestre a un +1,2 per cento. Da evidenziare, inoltre, che anche l’andamento di più lungo periodo registra un dato positivo con un +2,4 per cento negli ultimi 12 mesi (luglio 2023-giugno 2024) rispetto ai 12 mesi precedenti (luglio 2022-giugno 2023).