Un decalogo per le imprese impegnate nel risparmio energetico
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“Non si deve rinunciare a fare impresa e allo shopping, ma fare scelte consapevoli nel rispetto delle regole e della sostenibilità. In questo momento così complicato a livello internazionale ed economico, sarebbe davvero un disastro anche per le città, oltre che per il commercio, vedere spegnersi definitivamente ulteriori luci, quelle dei negozi che non riescono più a far fronte all’incremento dei costi aziendali e all’insopportabile crescita delle bollette", ha sottolineato il presidente nazionale di Federazione moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni.
"Per questo, in linea con Confcommercio, chiediamo al Governo più innovazione, più semplificazione e nuove risorse finanziarie che ci permettano di affrontare da subito e in maniera coesa un mercato sempre più complicato, con l’obiettivo di salvaguardare l’esistenza delle piccole e medie imprese e di decine di migliaia di posti di lavoro”, ha aggiunto Felloni.
Interrompere, ove possibile, la funzione di riciclo dell’aria nelle ore notturne, evitare dispersioni termiche e utilizzare luci a led ad alto risparmio energetico sono altre regole del decalogo che consiglia anche di ridurre l’intensità luminosa in ambienti poco frequentati del punto vendita e di spegnere le insegne luminose nelle ore in cui non sono strettamente necessarie e lasciare anche solo una ‘luce di cortesia’ alla chiusura dell’attività commerciale.
Spegnere all’orario di chiusura dell’attività commerciale le spie delle apparecchiature non necessarie, utilizzare in modo efficiente eventuali elettrodomestici e razionalizzare l’organizzazione del lavoro al di fuori degli orari di apertura al pubblico al fine di ridurre i consumi energetici sono altri comportamenti raccomandati da Federazione moda Italia.