Valentino: la poesia di Alessandro Michele farà crescere il giro d'affari della griffe?
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Le vendite di Valentino nel 2023 ammontavano a 1.349 milioni di euro, in calo del 3 per cento
Sta di fatto che le vendite di Valentino per l’anno 2023 hanno totalizzato 1.349 milioni di euro, in calo del 3 per cento a tassi di cambio costanti o del 5 per cento includendo l’impatto delle variazioni dei tassi di cambio correnti e sta di fatto che ieri, a Parigi, la maison fondata negli anni '60 da Valentino Garavani, ha messo in piedi un fashion show con tutti i crismi del più moderno e agguerrito marketing per fare parlare di sè comme il faut.
La sfilata è andata in scena al civico 21 di avenue de la porte de Châtillon, il parterre era composto da sir Elton John, Jared Leto, Paolo Sorrentino, Carla Bruni e la sorella Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Damiano David, Harry Styles, Alessandro Borghi, Emma Marrone, Ginevra Elkann. La musica era quella tardo-medioevo-barocca de "La Passacaglia della Vita" (Homo fugit velut umbra).
In passerella, immersa nella scenografia di un castello disabitato, con lampade coperte da lenzuola e i pavimenti di specchio incrinati dal tempo, la collezione co-ed pret-à-porter primavera estate 2025, intitolata Pavillon des Folies. I look rileggono i codici della maison cari al fondatore della maison, Garavani: fiocchi, balze, pizzi, plissé, tagli sartoriali. Tutto enfatizza un romanticismo d'antan.
Alessandro Michele: "Ci muoviamo, instabili, all’interno di un orizzonte transitorio che non consente vie di fuga"
"Siamo creature fragili, esposte costantemente al senso del limite. Camminiamo in punta di piedi su specchi che si infrangono sotto il peso del nostro incedere. Non c’è passo che non rischi l’inciampo, la caduta. Non c’è respiro che non porti con sé l’ombra della vulnerabilità. Ci muoviamo, instabili, all’interno di un orizzonte transitorio che non consente vie di fuga. Tuttavia, proprio questa condizione ci inizia al vero significato della nostra dimensione temporale. Che senso mai avrebbe, infatti, il nostro transito terrestre se non fosse determinato nel tempo, ma fosse infinito?", scrive Alessandro Michele.
"In questa cornice, la bellezza può costituire un rimedio all’angoscia che si genera di fronte alla natura caduca e indeterminata del nostro destino. Un ancoraggio per navigare all’interno di quel «pavillon des folies» che chiamiamo vita. Tutt’altro che fugace e inconsistente, la bellezza è, infatti, in grado di produrre conforto e di accoglierci in un abbraccio che conserva il calore dei corpi. La sua è una funzione riparatrice: culla la fragilità e cicatrizza il disordine del reale", aggiunge il direttore creativo. I capi e l'atmosfera fanno il resto.
Ma Valentino "secondo Alessandro Michele" piacerà a Valentino Garavani?
Per ora non ci sono stati commenti ufficiali ma lo scorso marzo, dalla sua pagina Instagram, Valentino scriveva "è un onore accogliere Alessandro Michele nel mondo di Maison Valentino. Con Giancarlo Giammetti siamo sicuri che la tua visione, sensibilità e talento arricchiranno ulteriormente il nostro universo di bellezza e stile".
Valentino Garavani: "I know what women want. They want to be beautiful"
Fondata a Roma nel 1960 da Valentino Garavani, Valentino è una delle più riconosciute maison del lusso italiane. Un'etichetta con una forte eredità, un posizionamento di lusso di fascia alta nella haute couture e un portafoglio prêt-à-porter di abbigliamento, pelletteria e accessori che si rivolgono a una clientela molto affezionata e alle celebrità. In queste ore sul suo account Instagram "Realmrvalentino", Valentino Garavani ripercorre i momenti iconici della maison. L'ultima foto pubblicata lo ritrae in passerella, a Parigi, nel 1991 mano nella mano con Yasmeen Ghauri. In un'altra foto pubblicata sette giorni fa, Pat Cleveland indossa un abito in chiffon rosa della collezione fall winter 1974. Sono passati 50 anni, la griffe è passata di mano in mano, di stilista in stilista. Quel che è certo è che disegnando le sue collezioni, come lui ha più volte raccontato, la donna era al centro dei suoi pensieri, così come il suo desiderio di farla bella. Così come lui disse nel docufilm Valentino: The Last Emperor: "I know what women want. They want to be beautiful"