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Vendite al dettaglio in aumento a novembre

Scritto da FashionUnited

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Su base tendenziale, a novembre 2023, le vendite al dettaglio aumentano dell’1,5 per cento in valore Credits: Pexels, Edgars Kisuro
A novembre 2023 l'Istat stima, per le vendite al dettaglio, una crescita congiunturale dello 0,4 per cento in valore e dello 0,2 per cento in volume. Sono in aumento le vendite dei beni alimentari in valore (+0,2 per cento) mentre registrano una flessione quelle in volume (-0,2 per cento); le vendite dei beni non alimentari sono, invece, in aumento in valore e in volume (rispettivamente +0,6 per cento e +0,4 per cento).

Nel trimestre settembre-novembre del 2023, in termini congiunturali, segnala l'Istituto nazionale di statistica, le vendite al dettaglio calano sia in valore (-0,1 per cento) sia in volume (-0,8 per cento). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+0,3 per cento) e diminuiscono in volume (-0,5 per cento) mentre le vendite dei beni non alimentari calano sia in valore (-0,6 per cento) sia in volume (-0,7 per cento).

“Anche le vendite del mese di novembre testimoniano la salute di un contesto economico che nell’ultima parte del 2023 sembra aver superato la fase più critica. Per il secondo mese consecutivo si è registrata una variazione congiunturale positiva in termini di volumi venduti, stima confortata anche da una revisione al rialzo del dato di ottobre. La repentina riduzione dell’inflazione, associata a un mercato del lavoro ancora solido, e il conseguente miglioramento della fiducia, sembrano aver spinto le famiglie verso atteggiamenti di spesa meno cauti che in passato. La nostra valutazione prospettica sui consumi resta moderatamente favorevole. Il test sui saldi invernali, di grande importanza per la costituzione di un buon trascinamento per il 2024, anno comunque denso di difficoltà, dirà se queste tendenze si possono considerare durature”, ha commentato l’Ufficio studi di Confcommercio sui dati Istat.

“D’altra parte, non si deve trascurare che il confronto tendenziale resta ancora negativo in termini reali, con alcuni settori che accusano perdite molto rilevanti. In particolare, dal confronto tra i primi undici mesi del 2023 con l’analogo periodo del 2019, emerge che i volumi delle vendite al dettaglio sono ancora inferiori del 3,6 per cento, con gli alimentari sotto del 5,5 per cento. Quest’evoluzione ha fortemente penalizzato soprattutto i negozi di prossimità: le imprese di minori dimensioni, che crollano sui volumi, stentano addirittura a recuperare l’inflazione, gettando qualche ombra sulla possibilità di contrastare il rischio di desertificazione commerciale in tante aree del Paese”, ha concluso l’Ufficio studi di Confcommercio.

Su base tendenziale, a novembre 2023, le vendite al dettaglio aumentano dell’1,5 per cento in valore e registrano un calo in volume del 2,2 per cento. Le vendite dei beni alimentari crescono del 4,1 per cento in valore e diminuiscono del 2,0 per cento in volume; quelle dei beni non alimentari calano sia in valore (-0,3 per cento) sia in volume (-2,3 per cento).

Per quanto riguarda i beni non alimentari, l'Istat registra variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda i prodotti di profumeria, cura della persona (+5 per cento), mentre registrano il calo più consistente elettrodomestici, radio, tv e registratori (-4,1 per cento).

Rispetto a novembre 2022, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per la grande distribuzione (+3,4 per cento) e il commercio elettronico (+0,6 per cento), mentre registrano una variazione negativa le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-0,3 per cento) e le vendite al di fuori dei negozi (-0,9 per cento).

"A novembre 2023 si registra un aumento congiunturale delle vendite al dettaglio in valore e in volume, determinato soprattutto dall’andamento dei beni non alimentari. A livello tendenziale, è in crescita il valore delle vendite, mentre prosegue la diminuzione dei volumi, seppur in modo più contenuto rispetto ai mesi precedenti. Tra le forme distributive sono in aumento, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, le vendite della grande distribuzione (trainate dagli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare) e quelle del commercio elettronico. In calo, invece, le vendite al di fuori dei negozi e, per il quinto mese consecutivo, quelle delle imprese operanti su piccole superfici", hanno commentato gli esperti dell'Istat.

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