Zalando: l'Ue conferma regole più severe per i servizi online
L'Unione europea mira a proteggere gli utenti da contenuti illegali su piattaforme internet come Facebook e YouTube. Anche il rivenditore di moda Zalando, a seguito di una sentenza, è soggetto a normative più rigorose.
La classificazione di Zalando come "piattaforma online molto grande" da parte dell'Ue e le conseguenti regole più severe per l'azienda sono legittime, secondo una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea. Il tribunale ha respinto un ricorso del gruppo berlinese, quotato al Dax, contro la relativa decisione della Commissione europea in base al Digital services act (Dsa), come comunicato dai giudici a Lussemburgo.
Soglia
La Commissione poteva quindi presumere che Zalando superasse la soglia di 45 milioni di utenti attivi, rilevante per tale classificazione. È possibile presentare ricorso contro la sentenza alla Corte di giustizia dell'Unione Europea.
Il Dsa mira, tra l'altro, a garantire che le piattaforme rimuovano rapidamente i contenuti illegali di terzi dalle loro pagine. Nell'aprile 2023, la Commissione europea aveva classificato Zalando come "piattaforma online molto grande" ai sensi del Dsa, basandosi su 83 milioni di utenti attivi al mese nell'Ue. Per le piattaforme molto grandi e i motori di ricerca si applicano norme particolarmente severe. Devono, per esempio, presentare valutazioni annuali del rischio e condividere i dati con le autorità e i ricercatori.
Punto cruciale: il modello di business ibrido di Zalando
L'azienda aveva obiettato che, da un lato, non si trattava di una piattaforma classica, in quanto forniva contenuti propri e, inoltre, si appropriava dei prodotti di terzi dopo un'accurata verifica. Dall'altro, il numero di utenti era stato interpretato erroneamente. Il modello di business di Zalando è ibrido: da un lato, vengono distribuiti prodotti propri, dall'altro, nell'ambito di un cosiddetto programma partner, i prodotti di terzi.
La Corte di giustizia dell'Ue ha stabilito che Zalando, per quanto riguarda le vendite di terzi, è una piattaforma ai sensi del Dsa. Zalando non è stata in grado di distinguere chi, tra gli oltre 83 milioni di persone che hanno utilizzato l'intero negozio online, è stato esposto ai contenuti del programma partner. Pertanto, tutti gli utenti hanno potuto essere conteggiati insieme. Dopo l'annuncio della sentenza, l'azienda ha dichiarato: "continuiamo a ritenere che il tribunale non abbia adeguatamente considerato il fatto che Zalando offre esclusivamente prodotti selezionati e di alta qualità da partner di marchi affermati e affidabili". Grazie a questa selezione accurata, il modello di business non rappresenta un "rischio sistemico" per la diffusione di contenuti dannosi o illegali da parte di terzi.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente sulle altre edizioni di FashionUnited e tradotto in italiano usando un tool di intelligenza artificiale.
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