Zegna si quota a Wall street
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Ermenegildo Zegna si quoterà alla Borsa di New York entro fine anno attraverso una business combination con la spac, acronimo di special purpose acquisition corporation, Investindustrial Acquisition Corp, promossa dalla Investindustrial di Andrea Bonomi.
Come spiega l'azienda in una nota, la famiglia Zegna manterrà il controllo con una partecipazione di circa 62 per cento; l’entità risultante dalla fusione avrà un enterprise value iniziale atteso di 3,2 miliardi di dollari. "L’integrazione verticale, la piattaforma interamente made in Italy di un proprio polo del lusso del tessile, della maglieria e dell’abbigliamento assicurano il massimo livello di eccellenza, mantenendo allo stesso tempo il Dna sostenibile del Gruppo", ha sottolineato il management.
Al completamento dell’operazione la famiglia Zegna continuerà ad avere il controllo della società con una partecipazione di circa il 62 per cento
“Più di 111 anni fa, mio nonno e il mio omonimo, fondò Zegna con la convinzione che l’attenzione all’ambiente, alla comunità e alle persone dovesse essere il fondamento per creare i tessuti più raffinati e un marchio di successo. Da allora, abbiamo seguito con orgoglio le sue orme per diventare un autentico Gruppo del lusso italiano nel mondo. L’annuncio di oggi sottolinea il successo della nostra strategia nel focalizzarci costantemente sulla brand equity di Zegna continuando allo stesso tempo a rafforzare la nostra eredità, la nostra etica della sostenibilità e l’unicità artigianale che ha reso il nostro nome sinonimo di altissima qualità e lusso a livello globale. Al perfezionamento dell’operazione, la famiglia Zegna manterrà il controllo della società e continueremo a investire in creatività, innovazione, talento e tecnologia per sostenere la nostra leadership nel mercato globale del lusso", ha sottolineato Ermenegildo “Gildo” Zegna, ceo del Gruppo Zegna.
Dalla sua nascita nel 1910 da parte del fondatore Ermenegildo Zegna, il Gruppo si è evoluto da produttore esclusivo di tessuti e di abbigliamento maschile a fornitore di beni di lusso. Nel 2018 l'azienda ha acquisito la quota di maggioranza del brand americano Thom Browne. "Il management del brand ha saputo capitalizzare i punti di forza unici di Thom Browne, nello specifico la coerenza e riconoscibilita` del nome, la clientela giovane, l’alta penetrazione digitale e le sue collezioni iconiche, raddoppiandone il fatturato rispetto al 2018. Negli anni, Zegna ha inoltre rafforzato la propria piattaforma laboratorio del tessile e della manifattura di lusso, interamente made in Italy e unica nel suo genere, attraverso l’acquisizione di aziende tessili italiane", prosegue la nota.
A fine dicembre 2020, Zegna era presente in 80 Paesi attraverso 296 negozi diretti. Nel 2019 la Greater China ha rappresentato il 35 per cento dei ricavi totali del Gruppo per abbigliamento, accessori e tessuti.
Al completamento dell’operazione, che è previsto per il quarto trimestre di quest’anno ed è soggetto ad approvazioni e condizioni regolamentari standard, nonchè al voto favorevole degli azionisti di Iiac, la famiglia Zegna continuerà ad avere il controllo della società con una partecipazione di circa il 62 per cento. Sulla base del valore della transazione, l’entità risultante dalla fusione avrà un enterprise value iniziale atteso di 3,2 miliardi di dollari con una capitalizzazione di mercato prevista di 2,5 miliardi di dollari.
"Per oltre trent’anni, Investindustrial ha investito e supportato marchi italiani sia in crescita, sia consolidati. Crediamo nella forza del made in Italy, riconosciuto da sempre in tutto il mondo per qualità, artigianalità e innovazione. In Zegna abbiamo identificato un Gruppo che unisce anche una forte tradizione familiare e una posizione di leadership nella sostenibilità, uno dei pilastri della strategia di investimento di Investindustrial. Vogliamo supportare il Gruppo Zegna con un impegno di lungo termine e un investimento significativo per sostenere l’attuale espansione e la crescita della società con l’obiettivo di portare l'eccezionale tradizione e artigianalita` di lusso di Zegna a una base sempre più ampia di consumatori in tutto il mondo", ha sottolineato Andrea C. Bonomi, fondatore di Investindustrial e presidente dell’industrial advisory board.
Scritto da Isabella Naef
Foto: Zegna website