• Home
  • News
  • Cultura
  • Perché tutti corrono a vedere la mostra su Virgil Abloh al Grand Palais?

Perché tutti corrono a vedere la mostra su Virgil Abloh al Grand Palais?

Una grande retrospettiva sul lavoro di Virgil Abloh è in corso a Parigi. Un evento che attrae sia per il suo contenuto sia per la sua forma.
Scritto da Julia Garel

loading...

Automated translation

Scroll down to read more
Cultura|IN IMMAGINI
La mostra Virgil Abloh: The Codes al Grand Palais. Credits: © BFA 2025 / Thomas Razzano/BFA.com

Si svolge tra le mura del Grand Palais, un luogo di grande cultura e moda, che ha ospitato le monumentali sfilate di Chanel sotto la direzione di Karl Lagerfeld. La mostra, intitolata "Virgil Abloh: the codes", segna a sua volta la storia del monumento attirando una folla di visitatori. Un evento di pochi giorni (dal 30 settembre al 9 ottobre), presentato come la prima grande mostra europea dedicata esclusivamente al lavoro di Virgil Abloh, influente designer ed ex direttore artistico delle linee maschili di Louis Vuitton.

Dalla sua scomparsa nel 2021, Virgil Abloh è stato oggetto di diverse mostre, tra cui una tournée museale negli Stati Uniti intitolata "Virgil Abloh: "Figures of Speech" e "Virgil Abloh: echosystems a Parigi" (Galerie Kreo). Ma anche "Virgil Abloh: the Codes c/o architecture" al Rubell Museum di Miami, nel 2022. Questo evento, organizzato in collaborazione con il marchio Nike, è il punto di partenza della mostra attualmente in corso al Grand Palais, organizzata da Va Securities e sempre con il brand sportivo.

La mostra Virgil Abloh: The Codes al Grand Palais. Credits: © BFA 2025 / Thomas Razzano/BFA.com

Il concept store Colette al Grand Palais

Da diversi decenni, il legame tra retail e museo è diventato comune. Ma qui, con "Virgil Abloh: the codes", l'associazione dei due mondi si fonde completamente. È "un'opera d'arte vivente e una boutique funzionale", si legge nel comunicato stampa.

Questa fusione prende forma attraverso la riproduzione dell'iconico concept store Colette, chiuso nel 2017 e co-fondato da Sarah Andelman, lei stessa coinvolta nella mostra e stretta collaboratrice di Virgil Abloh.

"Virgil nutriva un profondo rispetto per Colette e credeva fermamente che gli spazi commerciali fossero piattaforme di espressione culturale", ha dichiarato Shannon Abloh, ceo di Virgil Abloh Securities, fondatrice e presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Virgil Abloh e presidente di Virgil Abloh Archive.

La mostra Virgil Abloh: The Codes al Grand Palais. Credits: © BFA 2025 / Thomas Razzano/BFA.com.

Lo spirito di Virgil

Virgil Abloh, designer multidisciplinare, era l'esempio perfetto del creativo che rifiuta le etichette. Con una formazione in architettura e ingegneria civile, ha navigato con successo tra la moda (Off-White, Louis Vuitton), la musica (come dj e collaboratore di Kanye West), il design di mobili (Ikea, Vitra) e l'arte contemporanea. Ha segnato la sua epoca contribuendo in modo significativo a rendere lo streetwear un lusso come un altro.

Gli oggetti esposti sono stati raccolti da Virgil Abloh Archive, un'organizzazione gestita e sostenuta privatamente da Shannon Abloh (fondatrice e ceo di Virgil Abloh Securities) che ha "la vocazione di perpetuare le idee di Virgil".

La scenografia originale riflette la visione del designer attraverso il suo approccio ibrido e lo spirito da "collezionista": si possono notare, infatti, numerose paia di sneaker Nike. A rendere la mostra un evento sono anche le attivazioni proposte da Nike, lo sponsor, come workshop o "conversazioni a sorpresa" con atleti, designer e partner del marchio. Un approccio in continuità con lo spirito pedagogico di Virgil Abloh, che aveva creato una piattaforma accessibile a tutti, intitolata Free Game e concepita come uno strumento per i giovani imprenditori. Così, la mostra non è solo uno sguardo al passato, ma una continuazione della filosofia di Abloh.

Prodotti rivenduti su Vinted

La mostra Virgil Abloh: The Codes al Grand Palais. Credits: © BFA 2025 / Thomas Razzano/BFA.com

Ad attirare i visitatori sono anche gli articoli disponibili per l'acquisto. Tra questi: una riedizione della collaborazione Virgil Abloh x Braun, un'interpretazione modernista ed emblematica della sveglia Bc02 di Braun e una traduzione francese del libro di Larry Warsh intitolato Abloh-isms, che presenta le citazioni più influenti di Abloh.

Diversi gadget messi in vendita nell'ambito della mostra, edizioni limitate, sono oggi rivenduti sulla piattaforma di seconda mano Vinted, la maggior parte ancora con l'etichetta. Tra questi, una t-shirt a 149 euro, una tote bag a 95 euro e una candela a 50 euro.

Infine, la mostra è anche un'occasione per l'organizzazione Virgil Abloh Archive di mettere in vendita una nuova pubblicazione: The Virgil Reader: Volume 001. Questo primo libro sarà seguito da altre edizioni e presenta conversazioni e interviste che coprono il periodo 2017-2020.

Pharrell Williams e Sarah Andelman alla mostra Virgil Abloh: The Codes al Grand Palais. Credits: © BFA 2025 / Thomas Razzano/BFA.com

Questo articolo è stato pubblicato originariamente sulle altre edizioni di FashionUnited e tradotto in italiano usando un tool di intelligenza artificiale.

FashionUnited ha implementato strumenti di intelligenza artificiale per ottimizzare la traduzione degli articoli sulle nostre piattaforme. Con una rete globale di giornalisti attivi in oltre 30 mercati, forniamo business intelligence e contenuti aggiornati in 9 lingue.

Questo permette ai nostri giornalisti di dedicare più tempo alla ricerca di notizie e alla stesura di articoli esclusivi.

Prima della pubblicazione, le traduzioni assistite dall'intelligenza artificiale vengono sempre riviste da un redattore. Se avete domande o commenti su questo processo, contattateci pure all'indirizzo info@fashionunited.com.

Grand Palais
mostra
Virgil Abloh