Balenciaga ritorna all’haute couture: cosa aspettarsi?
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Ben 52 anni dopo la chiusura degli atelier originali di alta moda Balenciaga, la griffe ha annunciato il suo ritorno all’haute couture. Demna Gvasalia sarà responsabile della nuova linea e, per l'occasione, Balenciaga ha aperto un nuovo laboratorio nella location del vecchio atelier, al numero 10 di avenue Georges V a Parigi.
La storia ci insegna che l'alta moda, per le griffe storiche come Chanel, Dior e Givenchy, è spesso fatta da una combinazione di decenni di tradizioni e della visione contemporanea del capo designer della casa. Balenciaga ha un passato ricco di storia, con silhouette che definiscono l'immagine: dal tailleur tipico con vita scolpita, agli abiti da sera maestosi e voluminosi. Ma Gvasalia, ex designer per Vêtements, ha un tocco più enfatico, sebbene con più credibilità underground.
La combinazione Gvasalia-Balanciega non è nuova, infatti il designer è responsabile del prêt-à-porter della griffe da diversi anni. Ma l'alta moda ha uno status e dei clienti diversi. Richiede idee in grado di dettare la moda e qualità d’artigianato eccezionale. Riuscirà Gvasalia a soddisfare questi bisogni? FashionUnited delinea le possibilità sulla base di due opere idiosincratiche.
L'eredità: la femminilità scolpita di Balenciaga
Il couturier spagnolo Cristóbal Balenciaga apre il suo atelier parigino nel 1937. Allora la capitale francese brulicava di stilisti di successo, ma Balenciaga si è distinse dai suoi colleghi grazie alla qualità architettonica del suo lavoro. Gli abiti da sera di Balenciaga non erano aggraziati e delicati come quelli di Madeleine Vionnet, o giocosi e narrativi come quelli di Elsa Schiaparelli. Erano invece, più astratti, rigidi, scolpiti attorno al corpo della donna in tessuti pesanti come seta taffettà e raso, e ricchi di riferimenti al background spagnolo dello stilista con i grandi volant e il pizzo nero.
Negli anni Cinquanta e Sessanta, Balenciaga porta sul palcoscenico della moda forme mai viste prima, come abiti a forma di palloncino, babydoll voluminosi oppure, a contrasto, creazioni dritte e semplici. Balenciaga equilibrava il peso delle gonne pesanti ponendo enfasi su spalle e schiena, con cappotti e maniche grandi, strascichi e fiocchi, colletti rialzati o spacchi profondi e sexy. I suoi design sorprendono lo spettatore più volte, con punti di vista, strati e tagli inaspettati.
Il tailleur iconico ha anche spalle pronunciate, oltre alla vita creata in maniera scultorea e la tipica doppia fila di bottoni.
Abito Balenciaga, 1947. Foto: © Lipnitzki / Roger-Viollet / Roger-Viollet / AFP
Balenciaga chiude la sua casa di moda nel 1968 e muore quattro anni dopo, all'età di 72. anni. Il suo lavoro è diventato grande fonte di ispirazione per i couturier successivi, come Hubert de Givenchy e Azzedine Alaïa. Il lavoro di Balenciaga, però, non è couture. Il designer, infatti, si rifiutava sistematicamente di adattarsi ai requisiti della Chambre Syndicale de la Haute Couture, tra cui quello di produrre due collezioni all'anno (ognuna con 75 pezzi) e di avere un minimo di 20 membri del personale. Per questo, non è mai stato ammesso all'ordine dei couturier.
Il designer: Demna Gvasalia e la sua estetica chic da mercatino delle pulci”
Almeno Gvasalia e Balenciaga hanno qualcosa in comune. Infatti, anche il nuovo designer non ha mai rispettato le regole del mondo della moda. Dopo aver studiato presso la Royal Academy di Anversa, per alcuni anni ha lavorato per il ribelle della moda, Walter van Beirendonck e poi presso la maison Margiela. Entrambi i marchi giocano con le convenzioni di cosa la moda è o potrebbe essere.
Prêt-à-porter Vêtements, autunno 2018. Foto: Catwalkpictures
Se, in termini di filosofia, Gvasalia e Balenciaga hanno delle similitudini, esteticamente sembrano essere molto distanti. Nel 2014, il giordano Gvasalia e suo fratello Gurem lanciano il marchio Vêtements, portando l’abbigliamento comune delle strade dell'Europa orientale sulle passerelle parigine. Vêtements travolge il pubblico con combinazioni di abiti da nonna, sciarpe da calcio, bomber, felpe con cappuccio e cappotti oversize (tipici di Margiela). Il risultato è cupo e sensibile allo stesso tempo. I media della moda internazionale definiscono questo stile come "clubby underground" o "chic da mercatino delle pulci".
Nel 2016, Vêtements fa davvero furore con un singolo capo: una maglietta gialla con il logo della società di consegne Dhl.
Gvasalia per Balenciaga: spandex couture e nuove sagome
Nel 2015 Gvasalia è nominato direttore artistico di Balenciaga. Presto diventa palese che, tra gli stilisti, c'è anche una sovrapposizione in fatto di design.
Nella sua prima collezione, Balenciaga, Demna Gvasalia presenta una serie di tailleur come Balenciaga stesso avrebbe fatto, con silhouette caratteristiche e soprattutto tagli perfetti. Balenciaga ha così rivelato la qualità artigianale di Gvasalia e probabilmente sarà ancora di più in primo piano nelle collezioni couture per Balenciaga.
Prêt-à-porter Balenciaga, autunno 2016. Foto: Catwalkpictures
Ma Gvasalia getta anche una nuova luce sull'eredità di Balenciaga. Nelle sue collezioni prêt-à-porter (sia per donna sia per uomo), sottolinea gli elementi moderni e innovativi: per esempio, spalle larghe e volumi pronunciati in combinazione con i suoi stivali a calza stretta, a punta e tacchi sottili, diventando emblema di Gvasalia. Questo gioco di forme potrebbe essere un interessante punto di partenza per una collezione couture.
Prêt-à-porter Balenciaga, primavera 2020 e primavera 2017. Foto: Catwalkpictures Anche il modo di utilizzare le stoffe da parte di Gvasalia è sorprendente. Come Balenciaga, il designer lascia che i materiali scelti parlino da sé, non opta per seta o raso, ma sceglie lo spandex, tessuto certamente meno elegante. La libertà creativa della moda couture spinge Gvasalia ulteriormente a sperimentare con questo tipo di materiale.
Durante la sfilata della collezione autunno 2017 di Balenciaga, che coincideva con il centesimo spettacolo del marchio, Gvasalia ha offerto un’anteprima più concreta di quelle che saranno le future collezioni couture, reinterpretando la silhouette serale di Balenciaga con strati a forma di palloncino. Qui, le principesse di Balenciaga e i postini di Gvasalia potrebbero incontrarsi: all'incrocio tra gala e grunge, tra forme scolpite e la destrezza da strada.
Prêt-à-porter Balenciaga, autunno 2017. Foto: Catwalkpictures
Questo articolo è stato originariamente pubblicato su FashionUnited.nl, tradotto e curato per FashionUnited.it
Immagine della pagina iniziale: Modella indossa design Balenciaga, 1955 e foto: AFP / Catwalkpictures