• Home
  • News
  • Moda
  • La startup MadeInAdd lancia Maddie, primo Ai agent che accelera la manifattura addittiva

La startup MadeInAdd lancia Maddie, primo Ai agent che accelera la manifattura addittiva

MadeInAdd, la start up nata come progetto di sistema su iniziativa di Cdp Venture Capital Sgr e in joint venture con Gruppo Dumarey e Fomas Group, ha messo a punto Maddie, il primo Ai agent nato per semplificare l’accesso alla manifattura additiva accelerandone l’adozione. In concreto, MadeInAdd nasce per guidare la transizione del comparto manifatturiero attraverso la digitalizzazione e le innumerevoli potenzialità offerte dalla produzione additiva.

Concretamente, si legge in un comunicato, dopo aver già supportato oltre 300 clienti, con la piattaforma digitale agevola per le aziende manifatturiere italiane la selezione e l’utilizzo di materiali e impianti di produzione additiva su tutto il territorio nazionale.

"Sono entusiasta di presentare ufficialmente Maddie, a cui tutto il team di primissimo livello di MadeInAdd ha intensamente lavorato nel corso del 2025 e che ha superato ogni nostra aspettativa nel modo in cui riflette la nostra consolidata esperienza sul campo e nella sua potenza e precisione di suppporto a partire da input semplicissimi come un’immagine o un file 2D. Le caratteristiche del nostro Ai agent, rappresentano una vera rivoluzione per la manifattura che abbiamo voluto portare sul mercato all’insegna della massima semplicità per permetterne la rapida adozione”, ha osservato Andrea Gorlezza, ceo di MadeInAdd.

"In un prodotto con un’interfaccia estremamente intuitiva abbiamo condensato anni di sviluppo e competenze ingegneristiche per accelerare la definizione di processi decisionali e la realizzazione di progetti complessi, offrendo soluzioni immediate a realtà di ogni dimensione, dall’architetto che potrà trasformare uno schizzo in un prototipo, alla grande azienda che potrà valutare la fattibilità di un componente in tempo reale, e molto altro".

Maddie apre nuovi orizzonti per la produzione di componenti e prodotti, dalle grandi aziende fino ai professionisti che sono magari utenti ancora non esperti dell’additive manufacturing, sottolinea il management.

L’Ai agent, raffigurato come una sfera geometricamente complessa che si forma dalla laserizzazione della polvere di metallo (a richiamare una delle tecnologie di stampa 3D ad alta precisione industriale), abbatte ogni barriera tecnica di fattibilità e tempo, consentendo di avviare un processo semplificato di configurazione da semplici render, disegni 2D, ma anche fotografie, per prepararsi alla stampa in 3D.

In base al tipo di richiesta inserito, l’Aa agent sarà in grado di fornire una risposta calibrata sulla possibilità produttiva: dai materiali disponibili alle migliori tecnologie applicabili, fino ai tempi e costi di realizzazione effettivi.

Maddie, prosegue la nota, "segna così l’inizio di una nuova era per l’industria manifatturiera, apportando un decisivo valore aggiunto all’insieme delle applicazioni già presenti nella piattaforma MadeInAdd, in costante sinergia con il lavoro consulenziale del team di ingegneri specializzati che, al termine di ogni processo di ordine, valida il flusso di configurazione seguito dall'utente con l'aiuto di Maddie, ottimizzandolo laddove ancora possibile, e ultimando il modello 3D per la, garantendo precisione e affidabilità in ogni fase del progetto e controllo qualità della parte stampata".

Secondo l’Ispi la manifattura tradizionale vede la leadership mondiale in mano alla Cina con 4,8 trilioni di dollari (27% del totale) seguita dagli Stati Uniti con 2,8 trilioni (17%). In questo scenario l'Italia si conferma seconda potenza manifatturiera europea e ottava a livello mondiale, masi prevede una modesta crescita, su cui sarà fondamentale proprio la ripresa della domanda europea, del +1,8% nel 2025 per un valore di 1.143 miliardi di euro, secondo Intesa Sanpaolo e Prometeia.

"La manifattura additiva, invece, può contare su un valore globale che nel 2025 si aggira intorno ai 25 miliardi di dollari, con una crescita stimata a 113 miliardi entro il 2032", prosegue la nota.

"Stando ai dati riportati dal report Confindustria dello scorso giugno 2025, solo l’8,2% delle aziende italiane con più di dieci addetti utilizza tecnologie basate su Ai, contro una media europea che supera il 15%, con punte superiori al 20% in Paesi come Germania, Francia e i paesi scandinavi. E’ su questo insieme di previsioni, fotografie di rischi e opportunità, oltre che di irreversibili trend, che MadeInAdd nasce per portare rapidamente sul mercato le migliori e più facili e adottabili soluzioni", spiega la nota.


OPPURE ACCEDI CON
Andrea Gorlezza
Digital Fashion
Intelligenza Artificiale
MadeInAdd