Sarà la moda coreana, la prossima tendenza commerciale americana?
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Lo street style e il prêt-à-porter coreani sono emersi al punto da passare da sottocultura a mainstream. Celebrità e social media e influencer stanno indossando diversi designer coreani, giornalisti e buyer sono più presenti alla Seoul Fashion week e, nel settore cosmetico, la K-beauty ha fatto puntare i riflettori sul mercato coreano.
Siamo appena all’inizio degli anni venti del 2000 e tutti gli occhi sono puntati sulle possibili tendenze che definiranno il decennio. Uno dei trend più ovvi è quello della moda coreana. La settimana della moda di New York ha visto presenti diversi noti designer e marchi coreani, assieme all'annuale sfilata di moda Concept Korea con Lie, Iise e Leyii.
Concept Korea è un progetto collaborativo che supporta i designer coreani emergenti. Il progetto è stato originariamente lanciato nel 2010 durante la New York fashion week e ha avuto il tempismo perfetto, in quanto è nato quando lo streetwear stava vivendo un momento di movimento e crescita globali e i consumatori iniziavano a spostarsi maggiormente verso un’idea di individualismo. Designer, come Kang D. di D.Gnak, hanno trovato il proprio posto negli Stati Uniti grazie a Concept Korea, e sono riusciti a collaborare con rivenditori come Ssense.
I designer coreani si stanno facendo strada nel mercato mainstream americano
I designer coreani sono riusciti a trovare un tipo di fascino universale. Chung Chung Lee, il designer di Lie, si è ispirato alla Londra degli anni '60 e la sua collezione presentava forme audaci e scultoree, contrastate da linee femminili e un stile ispirato dal movimento Rude Boys della classe operaia. Lee era anche ex senior designer di Lie Sangbong, il principale marchio di lusso della Corea, che ha anche una boutique anche a SoHo, quindi lo stilista ha una migliore comprensione del consumatore americano.
Per questa stagione, Lie ha introdotto più capi ispirati all'abbigliamento sportivo, con cappotti oversize, giacche e camicette con il tipico taglio sartoriale della griffe e combinazioni uniche di tessuto. Dato che i consumatori cercano nuovi modi per indossare capi di sartoria, Lie è un buon punto di partenza per sperimentare, dato l'approccio del marchio verso il colore e la struttura architettonica fluida. Chung Lee è avanti coi tempi quando si tratta di sartoria e i clienti inizieranno piano piano a imparare.
Leyii era anche al passo con le tendenze con i look sportivi. Con una crescita del mercato globale dell'abbigliamento sportivo del 3.4 per cento nei prossimi cinque anni, Leyii è sulla buona strada per rivendicare la sua crescente quota di mercato. Il marchio ha preso l'abbigliamento sportivo e lo ha infuso con le sue tipiche forme e curve, creando mantelle ricurve e piumini asimmetrici con cinture al punto vita. Questi design, che lusingano la figura femminile, donano alle donne di tutte le taglie e proporzioni, considerando anche che la vestibilità è davvero un elemento chiave quando si tratta di abbigliamento femminile.
Poi c'è Iise, il marchio di moda e lifestyle di Kevin e Terrence Kim, che fa cenno allo street-style della Corea del Sud. I fratelli, nati negli Stati Uniti, sono proprio l'incrocio tra il movimento streetwear americano e quello coreano. Nonostante la convinzione che lo streetwear stia per morire (o almeno così sembra pensarla Virgil Abloh), pare invece che si evolverà durante il prossimo decennio. L'influenza della cultura coreana nello streetwear sta raggiungendo un pubblico più ampio e potrebbe quindi essere l'elemento chiave di cui lo streetwear ha bisogno per continuare a essere rilevante.
L'influenza della moda coreana sulla scena di New York e sul mercato americano continuerà sempre di più. Concept Corea è solo l'inizio di come i consumatori vedranno la moda coreana infusa nel mainstream commerciale.
Di seguito la collezione
Questo articolo è stato originariamente pubblicato su FashionUnited.com e poi tradotto per FashionUnited.it
Foto gentilmente concessa da Lecca Photography