Sfilata Balmain SS24: la resilienza dei lavoratori della moda
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I 50 pezzi rubati qualche giorno sono stati tutti sostituiti
Nella morbidezza di un arredamento rivestito di blu, le silhouette della primavera estate 24 hanno sfilato sulla passerella di Balmain senza svelare nulla del furto subito a poche ore dalla sfilata. I 50 pezzi rubati qualche giorno prima sembravano essere stati tutti sostituiti. A prima vista, l'urgenza con cui la sfilata è stata rimessa in piedi non era percepibile. Ma perché dovrebbe esserlo? L'ecosistema della moda, e le settimane della moda in particolare, sono famose per le notti insonni che i team devono spesso passare prima della sfilata. Un'abitudine, se vogliamo credere alla serie di documentari "Le Jour d'Avant" (Il giorno prima), realizzata dal giornalista Loïc Prigent nel 2009, in cui si vede lo stress che regna nelle ore che precedono le sfilate.
Alla fine della sfilata, il direttore creativo Olivier Rousteing ha condiviso sul suo account Instagram un video gioioso del suo team seduto sui gradini del Trocadéro, congratulandosi con loro con un grande "Bravo! La didascalia del video recita: "Amo il mio team Balmain". L'atmosfera era allegra e le parole di Rousteing sono state accolte con fervore.
Nel comunicato stampa, il direttore creativo non ha dimenticato di menzionare il lavoro di squadra, integrandolo chiaramente nelle sue frasi. Le parole "Io e il mio team" scandiscono il testo inviato alla stampa.
Il furto viene menzionato solo alla fine della nota, datata 27 settembre. Queste parole, aggiunte come post scriptum, rafforzano l'immagine di un'industria della moda abituata a lavorare sodo e in fretta durante le settimane della moda. "(...) nella moda, gran parte del lavoro consiste nel cercare sempre di gestire al meglio gli imprevisti", scrive Olivier Rousteing. E aggiunge: "(...) invece di raccontare i fatti, vorrei aggiungere una nota di ringraziamento a questo comunicato stampa. E devo molti ringraziamenti a molte persone. Prima di tutto al team di Balmain. Ricorderò sempre i vostri sforzi impressionanti, tutti si sono uniti e hanno lavorato ancora più duramente per compensare le nostre perdite. Eravate già esausti, ma avete trovato la forza di fare in modo che un furto non compromettesse il nostro spettacolo. Oggi, ancora più di prima, sono pieno di ammirazione per il vostro talento e di gratitudine per il vostro straordinario spirito. Grazie".
"Un sistema che non tollera errori"
Descrivendo la situazione in cui si trova i team del marchio, il media outlet 1 Granary, una piattaforma dedicata alla formazione nel settore della moda, ha scritto sul suo account Instagram: "si può vedere come un team di persone che lavora insieme in nome delle loro creazioni deve eccellere in un sistema che non tollera errori".
Questo punto di vista fa eco al libro "Le plus beau métier du monde" (pubblicato da La Découverte), in cui l'autrice, Giulia Mensitieri, mette in luce "la realtà del lavoro dietro la facciata glamour della moda". Il libro esamina "le dinamiche di sfruttamento e autosfruttamento, nonché il prestigio sociale associato al lavoro in un ambiente desiderabile".
Nella stampa generale, le ripercussioni del dopo-Balmain sono state positive, con applausi per il lavoro svolto. Vogue ha osservato che "Olivier Rousteing ha messo in scena un vero e proprio show", Bfm Tv ha parlato di "un perfetto esempio di resilienza", l'Huffingtonpost ha affermato che "Olivier Rousteing sta facendo scalpore", mentre L'Officiel ha scritto che "Niente potrebbe fermare lo stilista Olivier Rousteing".
Scritto originariamente da Julia Garel per l'edizione francese, tradotto da Isabella Naef per fashionunited.it