Shein intensifica i test di sicurezza dei prodotti dopo le critiche della Ue

Shein ha intensificato i test di sicurezza dei prodotti, come riportato dall'azienda in un comunicato stampa. Sembra una risposta diretta alle critiche precedentemente mosse dalla Ue all'etailer cinese. La Ue ha infatti segnalato che Shein viola i diritti dei consumatori, anche in materia di sicurezza dei prodotti.

Il colosso cinese afferma di voler effettuare quest'anno due milioni e mezzo di test di sicurezza sui prodotti, con un aumento del 25% rispetto all'anno scorso. Shein ha stanziato 14 milioni di dollari a questo scopo. L'azienda dichiara inoltre di collaborare con quindici "agenzie di test di prodotto riconosciute a livello internazionale", tra cui Bureau Veritas, Intertek, Qima, Sgs e Tüv Süd.

Shein non comunica il numero esatto di prodotti offerti, ma la Bbc, tra gli altri, stima che siano circa seicentomila i diversi prodotti disponibili ogni giorno.

Shein afferma di lavorare con un "tessuti approvati". Si tratta di un database di materiali approvati dall'etailer e che possono quindi essere utilizzati dai designer dell'azienda. Prima di essere inseriti nella libreria, i materiali devono soddisfare diversi criteri e standard. I tessuti utilizzati per l'abbigliamento per bambini, da aprile 2025, devono essere sottoposti a ulteriori test per verificarne la composizione chimica e l'infiammabilità.

La Commissione europea e diverse autorità nazionali di vigilanza degli Stati membri dell'Ue hanno invitato Shein, all'inizio di questa settimana, a rispettare le leggi in materia di tutela dei consumatori. Da un'indagine della Consumer protection cooperation è emerso che diverse leggi vengono violate. Se le irregolarità non venissero sanate, le autorità nazionali di vigilanza potrebbero infliggere a Shein una sanzione per imporre il rispetto delle leggi. Con questa dichiarazione sui controlli di qualità supplementari, Shein sembra voler prevenire eventuali sanzioni.

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