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Jonathan Anderson lascia la direzione creativa di Loewe

Scritto da Jaime Martinez

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Jonathan Anderson al termine della sfilata di presentazione della collezione donna di Loewe per la stagione Primavera/Estate 2025. Credits: ©Launchmetrics/spotlight.

Dopo le incessanti voci che si sono fatte sempre più insistenti negli ultimi mesi, lo stilista nordirlandese Jonathan Anderson ha finalmente annunciato il suo addio alla direzione creativa della maison spagnola Loewe. Un incarico che ha ricoperto per gli ultimi 11 anni e mezzo, periodo durante il quale è riuscito a rivitalizzare completamente l'aura, l'essenza e i codici creativi della storica casa di moda, fondata a Madrid nel 1846.

È stato lo stesso stilista britannico ad annunciare la chiusura di questo capitolo e l'abbandono della direzione creativa di Loewe, attraverso una sentita lettera condivisa sui suoi social network. Una missiva in cui, in primo luogo, ha tracciato un bilancio del periodo vitale e professionale trascorso come direttore creativo di Loewe da quando, nel 2013, gli fu affidato il compito di rivitalizzare e dirigere il dipartimento creativo e di design della maison madrilena, prendendo il posto lasciato vacante dall'altrettanto britannico Stuart Vevers, direttore creativo della firma da luglio 2007 a giugno 2013, momento in cui fu annunciata la sua partenza per la direzione creativa della statunitense Coach. Un bilancio dai toni di commiato, che Anderson ha concluso confermando la "fine" del suo "capitolo" come direttore creativo di Loewe.

"Undici anni fa, ho avuto l'opportunità più incredibile: scrivere un capitolo in una storia che ha già 179 anni". Dopo aver ricevuto questo incarico da Lvmh la holding multinazionale francese specializzata nel settore del lusso proprietaria della casa di moda spagnola dal 1996, e aver assunto la guida del dipartimento di design della firma, "fin dal mio primo giorno in Loewe, ho trovato anime gemelle nello studio di design e nel laboratorio, i cui talenti erano, e continuano a essere, insuperabili", e a loro, "grazie per aver condiviso la vostra arte". Da allora, e "negli ultimi undici anni, ho avuto la fortuna di essere circondato da persone con l'immaginazione, le capacità, la tenacia e l'ingegno necessari per trovare il modo di dire 'sì' a tutte le mie ambiziose idee"; ma "guardando indietro, mi sono reso conto che un brand non si costruisce alla prima sfilata, nemmeno nel primo anno di sfilate, ma si costruisce lentamente, stagione dopo stagione, anno dopo anno, su ciò che è giusto per il brand".

A questo proposito, e riguardo al suo particolare lavoro nel fare "ciò che è giusto" alla guida della maison Loewe, "uno dei risultati di cui sono più orgoglioso è il lancio del 'Craft prize'", un premio all'artigianato che ha permesso di creare "una piattaforma che realmente sostiene e dà visibilità a un artigianato in via di estinzione, ai giovani creativi, ai vecchi maestri e alle nuove idee". Un lavoro per il quale "vorrei ringraziare il team della Fondazione, i membri della Giuria e il panel di esperti per il loro tempo e la loro dedizione", con i quali hanno contribuito a dare forma a un premio la cui creazione non rispondeva ad altro che alla visione creativa globale che Anderson ha ideato per Loewe. Una firma per la quale, avverte, "fin dal primo giorno, ho ambito a creare un brand culturale"; un'idea che si è basata "in gran parte sulla fiducia e la generosità dei numerosi artisti, artigiani, fondi di collezioni private, fondazioni, musei e gallerie che hanno contribuito con il loro lavoro" a dare forma a quell'idea, per cui "sono sinceramente grato a tutti".

Concludendo la sua lettera, Anderson ringrazia "tutti coloro che hanno sostenuto me e la mia visione, e tutte le persone che hanno reso possibile ogni sfilata", così come "chi ha partecipato alle campagne, ha scritto articoli, ha acquistato articoli o semplicemente ha messo like ai post", perché "voi lo avete reso possibile". "Dicono che tutte le cose belle hanno una fine, ma non sono d'accordo", conclude lo stilista britannico, perché "mentre il mio capitolo giunge al termine, la storia di Loewe continuerà per molti anni, e la seguirò con orgoglio".

Conferma da parte di Loewe

All'estesa lettera resa pubblica dall'ormai ex direttore creativo di Loewe, è seguita la conferma della sua uscita dalla direzione creativa di Loewe da parte sia della stessa direzione della maison madrilena, sia della holding internazionale francese Lvmh. Casa e gruppo che non hanno esitato a celebrare il buon lavoro che negli ultimi 11 anni Jonathan Anderson ha svolto per entrambe le parti, anche se, come lo stesso stilista nordirlandese, senza anticipare né svelare quale sarà la nuova direzione che prenderà Loewe e il suo dipartimento di design dopo la fine di questa fase. Una fine di capitolo per la quale continuano a circolare con insistenza le voci che indicano l'imminente nomina di Jonathan Anderson come nuovo direttore creativo di Dior, speculazioni che nessuna delle parti ha confermato né smentito in questi ultimi comunicati, nei quali non si fa alcun riferimento né al prossimo capitolo creativo di Loewe, né al nuovo futuro che si apre ora per lo stilista nordirlandese.

"Sono incredibilmente grata a Jonathan Anderson per gli undici anni di creatività, passione e dedizione ineguagliabili che ha dedicato a Loewe", ha voluto riconoscergli Pascale Lepoivre, ceo di Loewe dal 2016, attraverso alcune dichiarazioni fornite dalla stessa direzione della maison madrilena. "Con lui come direttore creativo, la Maison ha raggiunto nuovi livelli di riconoscimento internazionale", grazie a creazioni uniche come "la borsa 'Puzzle', che celebra il suo decimo anniversario", diventata ormai "una vera icona" e un riferimento per "i codici del brand che lui ha creato, basati sull'artigianalità", e che "rimarranno come sua eredità".

"Ho avuto il piacere di lavorare con alcuni dei più grandi direttori artistici degli ultimi tempi e considero Jonathan Anderson uno dei migliori", afferma Sidney Toledano, storico ceo della divisione moda di Lvmh e consigliere strategico e personale di Bernard Arnault, presidente e ceo di Lvmh. "Ciò che ha portato a Loewe va oltre la creatività", e infatti, nel corso degli ultimi 11 anni, Anderson "ha costruito un universo ricco ed eclettico con forti radici nell'artigianato, che permetterà alla maison di prosperare ben oltre la sua uscita".

Questo articolo è stato pubblicato originariamente sulle altre edizioni di FashionUnited e tradotto in italiano usando un tool di intelligenza artificiale.

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