Brunello Cucinelli: crescita del +10,5% nei primi tre mesi
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Ricavi pari a 341,5 milioni di euro, con una crescita del +10,5% a cambi correnti (+10% a cambi costanti) rispetto al primo trimestre 2024 per Brunello Cucinelli nel primo quarter. Per quanto riguarda le singole aree geografiche le Americhe hanno segnato un +10,3% (fatturato pari a 125,9 milioni), l'Europa +10,1% (vendite pari a 119,7 milioni), l'Asia +11,3% (pari a 95,9 milioni di euro).
“Il primo trimestre di questo 2025 si è concluso con dei risultati ottimi sia nel canale retail, sia in quello wholesale, e vediamo grandi opportunità per il nostro brand nei tempi a venire. Consideriamo questo momento speciale per il mondo intero. Quindi abbiamo chiesto a tutti i dipendenti in ogni parte del mondo e ai nostri façonisti esterni di essere concentrati su quello che è il nostro lavoro essendo: fiduciosi, educati, amabili, garbati, compatti e concentrati fin quando l’economia si ristabilizzerà, immaginando che queste difficoltà hanno la loro ciclicità e fanno parte della vita dell’uomo; e ci auguriamo che i conflitti si trasformino in collaborazione tra le genti per un futuro ricolmo di generosità e coraggio", ha sottolineato Brunello Cucinelli, presidente esecutivo e direttore creativo della casa di moda.
Per il 2025 prevista una crescita del 10%
Cucinelli ha aggiunto che "l'idea è di chiudere il 2025 con una crescita intorno al 10% e con un livello di redditività sano ed equilibrato.”
Per la casa di moda di Solomeo, quotata sul Mercato Euronext Milan, che ha esaminato oggi, 16 aprile, il fatturato al 31 marzo 2025, quindi, l’inizio dell’anno è stato decisamente ottimo con una crescita del fatturato del +10,5% nel primo trimestre 2025.
"La qualità delle vendite risulta ancora più significativa se si considera la base comparativa, particolarmente impegnativa, del primo trimestre 2024, che aveva segnato una crescita complessiva del +16,5%", spiega il management in una nota.
Dazi: per l'autunno-inverno 2025 l'azienda lavorerà sul nuovo listino negli Usa
Per quanto riguarda i dazi, l'azienda ha sottolineato che "l’introduzione di un maggior dazio negli Usa non produrrà effetti sui prezzi nel primo semestre in quanto, come da nostra abitudine in corso di stagione, non prevediamo alcun intervento sui listini delle collezioni primavera-estate 2025 attualmente nei negozi". Per le collezioni autunno-inverno 2025, invece, il management lavorerà al nuovo listino negli Usa tenendo in considerazione il maggior aggravio doganale. "Misura questa che, visto il profilo molto alto dei nostri clienti e la natura del nostro brand e della nostra offerta, non crediamo possa determinare una variazione rilevante degli acquisti dei clienti americani come, del resto, già osservato in passato quando le fluttuazioni del cambio avevano prodotto effetti simili sui prezzi in dollari", si legge nella nota.