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Burberry ritarda l'apertura della fabbrica di Leeds

Scritto da FashionUnited

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Burberry ritarderà l'apertura di un sito di produzione nel Regno Unito, a Leeds, destinato a produrre il trench iconico del blasonato marchio Uk. La griffe è stata protagonista delle cronache la scorsa settimana in seguito all'annuncio della riorganizzazione aziendale che vede Marco Gobbetti (dal 2008 ceo e presidente di Céline), assumere il ruolo di ceo al posto Christopher Bailey, mentre quest'ultimo assume la carica di presidente e resta come direttore creativo. Inoltre, il direttore finanziario Carol Fairweather sarà sostituito da Julie Brown, manager che arriva da Smith and Nephew.

Marco Gobbetti assume il ruolo di ceo al posto Christopher Bailey

Burberry mette quindi in cantiere per il futuro l'opening del sito produttivo annunciato lo scorso novembre.

Il sito di produzione a Leeds dovrebbe creare oltre 200 nuovi posti di lavoro.

La società ha anche lanciato un avvertimento sulla debolezza delle vendite nel canale all'ingrosso nei prossimi mesi. Il calo dovrebbe superare il 10 percento, a fronte della precedente guidance su una flessione di circa il 10 percento.

Numeri alla mano le vendite retail nel trimestre al 30 giugno si sono attestate a 423 milioni di sterline, stabili rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso ma, a perimetro costante, sono risultate in calo del 3 percento.

La società, inoltre, pur ammettendo di vivere in un contesto impegnativo, prevede benefici dall'andamento dei tassi di cambio con un impatto positivo di ben 90 milioni di sterline. Le ripercussioni della Brexit sulla sterlina, con il crollo rispetto alle principali valute, sono alla base dei vantaggi per un'azienda che genera il 90 percento dei ricavi al di fuori del Regno Unito.

Secondo Rbc Europe Limited, anche se la Brexit è "negativa per il settore nel suo complesso, si tratta di una situazione "mista" per il gruppo Burberry.

"Il vero beneficiario di un indebolimento della sterlina dovrebbe essere Burberry", ha osservato qualche settimana fa l'analista Rogerio Fujimori di Rbc Europe Limited in una nota. "Le fluttuazioni dei cambi tendono a spostare i flussi di viaggio e gli acquisti di lusso in tutto il mondo. L' indebolimento della sterlina può spostare il flusso turistico estero verso il Regno Unito, cosa di cui potrebbe beneficiare il gruppo Burberry".

Il marchio inglese ha appena festeggiato 160 anni.

Foto: GFW
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