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Calzature: prudenza anche per il secondo semestre

Scritto da Isabella Naef

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La prima metà del 2018 ha visto un rallentamento della crescita del commercio mondiale. Anche la congiuntura del calzaturiero, come ha messo in evidenza questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione di Micam, Tommaso Cancellara, direttore generale di Assocalzaturifici, "ha evidenziato in avvio del 2018 alcuni segnali di rallentamento in diverse variabili, a cominciare dalle esportazioni, da sempre il traino del settore, rinviando ulteriormente la ripresa".

Stando ai dati elaborati dal Centro studi di Confindustria moda per Micam, la prima parte del 2018 ha regalato poche soddisfazioni, registrando una nuova leggera contrazione nei volumi prodotti (-1,2 percento), complice il perdurare della stagnazione degli acquisti delle famiglie (-1 percento).

Permangono criticità su diversi importanti mercati, primi fra tutti quelli dell’area della Comunità di stati indipendenti (Russia in particolare) che, dopo la promettente ripartenza che aveva contraddistinto buona parte del 2017, hanno subìto una nuova battuta d’arresto.

. Le aspettative per il secondo semestre restano improntate alla prudenza, ha spiegato il management di Assocalzaturifici, i giudizi degli imprenditori sull’evoluzione congiunturale attesa escludono grossi cambiamenti nello scenario (in positivo come in negativo); la raccolta ordini del secondo trimestre, tra le aziende del campione di Associati, risulta pressoché piatta.

Numeri alla mano, ha mostrato un segno positivo nel bimestre aprile-maggio l’export italiano calzaturiero, che, grazie a un mese di aprile positivo anche in volume (+5,2 percento) e a dinamiche dei prezzi meno stringenti (+8,3 percento, che hanno determinato un incremento in valore superiore al 9 percento sull’analogo bimestre 2017), ha visto migliorare i risultati dei primi 3 mesi.

Pur rimanendo in terreno negativo, le quantità esportate hanno visto ridurre la contrazione a un -1,7 percento nei primi 5 mesi, con una crescita del +3,2 percento in valore. E' salito a 42,20 euro il prezzo medio al paio (+5 percento). Complessivamente sono stati venduti all’estero, includendo le operazioni di pura commercializzazione, 92,2 milioni di paia (1,6 milioni in meno su gennaio- maggio 2017), per 3,89 miliardi di euro.

Foto: Tommaso Cancellara, direttore generale Assocalzaturifici, credit FashionUnited
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