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Confcommercio: elemento di fragilità il lavoro indipendente

Scritto da Isabella Naef

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Un meeting in azienda Credits: Pexels, Tran Nhu Tuan
A giugno 2023, rispetto al mese precedente, all’aumento degli occupati si associa la diminuzione dei disoccupati e degli inattivi. Stando ai dati Istat l'occupazione cresce (+0,3 per cento, pari a +82mila unità) per uomini e donne, per tutte le classi d’età e per i dipendenti, calando solo tra gli autonomi. Il tasso di occupazione sale al 61,5 per cento (+0,2 punti).

Il numero di persone in cerca di lavoro, rispetto a maggio 2023, diminuisce (-2,3 per cento, pari a -44mila unità) anch’esso per uomini e donne e per tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,4 per cento (-0,2 punti), quello giovanile al 21,3 per cento (-0,4 punti).

Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni cala (-0,3 per cento, pari a -43mila unità) per entrambi i sessi e tra gli over 24, restando sostanzialmente stabile tra i più giovani. Il tasso di inattività scende al 33,5 per cento (-0,1 punti).

L’incremento del numero di occupati si osserva anche confrontando il secondo trimestre 2023 con il primo (+0,6 per cento, pari a +147mila unità).

La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-4 per cento pari a -80mila unità) e degli inattivi (-0,5 per cento, pari a -60mila unità).

Il numero di occupati a giugno 2023 supera quello di giugno 2022 dell’1,7 per cento (+385mila unità), spiega l'Istat. A giugno 2023 prosegue la crescita dell’occupazione (+82 mila rispetto al mese precedente) e il numero degli occupati sale a 23milioni 590mila.

Rispetto a giugno 2022, gli occupati sono 385mila in più, per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine,

Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 61,5 per cento, mentre quelli di disoccupazione e di inattività calano al 7,4 per cento e al 33,5 per cento rispettivamente, ha commentato l'Istat.

"Il mercato del lavoro italiano prosegue nelle sue performance positive: anche a giugno si registra una crescita degli occupati su base mensile di tre decimi di punto, la più elevata nel semestre, che su base annua sfiora il 2 per cento, circa 385mila unità in più. Spostando il confronto sulle medie trimestrali, il secondo quarto dell’anno evidenzia una crescita congiunturale dell’occupazione dello 0,6 per cento, un incremento di quasi 150mila unità, realizzatosi tuttavia in presenza di un calo del prodotto, diffuso nella stima preliminare del pil, dello 0,3 per cento", ha sottolineato l’Ufficio studi di Confcommercio commentando i dati Istat.

"Una possibile interpretazione di tale aspetto, apparentemente contraddittorio, potrebbe risiedere nel fatto che le imprese, sulla scorta di un primo trimestre particolarmente positivo e di un sentiment a medio termine ancora favorevole, abbiano programmato di espandere i propri livelli occupazionali, soprattutto nei comparti dei servizi, il cui valore aggiunto ha registrato un lieve aumento nel periodo aprile-giugno rispetto al trimestre precedente. L’elemento di fragilità del quadro complessivo resta la dinamica gravemente stentata del lavoro indipendente: ancora in riduzione assoluta congiunturale e in crescita solo dello 0,6 per cento rispetto a un anno prima, contro una variazione tendenziale dell’1,9 per cento dell’occupazione alle dipendenze", ha concluso l’Ufficio studi di Confcommercio.

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