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Confimprese-Ey: consumi di abbigliamento a -98 per cento ad aprile

Scritto da Isabella Naef

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Stando ai dati di aprile 2020 è ancora forte l’impatto del coronavirus sui consumi. L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-Ey evidenzia il forte impatto del Covid-19, evidenzia che il totale del mercato ha registrato un -91,3 per cento per i negozi fisici e un +213,8 per l’online.

L'ecommerce ha triplicato le vendite

L’abbigliamento è il settore che registra il peggiore trend con -98,8 per cento rispetto allo stesso periodo 2019, seguito dalla ristorazione (-84 per cento sul 2019). Le regioni e le province del Sud hanno sofferto più del Nord, con il Sud Italia che registra una flessione del 96,5 per cento.

"Da un sondaggio condotto dal Centro Studi Confimprese-Ey risulta che in fase di lockdown il 90 per cento delle imprese ha revocato, vista la mancanza di liquidità, i sepa per il pagamento anticipato dei canoni d’affitto per il trimestre aprile-giugno e ha fatto ricorso alla cassa integrazione per la quasi totalità dei dipendenti, con particolare riferimento alla rete di negozi", ha sottolineato Mario Maiocchi, consigliere responsabile Osservatorio consumi Confimprese.

" In questa situazione è inevitabile che si creino tensioni sia con le proprietà immobiliari che con la forza lavoro, il cui futuro in azienda è incerto. Urgono misure volte a sostenere il settore, con particolare riguardo alla tematica dei contratti di affitto", ha aggiunto Maiocchi.

In questo panorama e in questa situazione di stallo dei consumi, le vendite online sono state premiate. Numeri alla mano, l'ecommerce, infatti, guadagna posizioni e triplica le vendite. "I trend testimoniano la chiusura del business nel mese di aprile, con valori intorno a -90 per cento per la maggior parte delle categorie e delle aree geografiche analizzate. Poche realtà, aiutate dallo spirito d’iniziativa e dalle concessioni del governo, hanno mostrato trend leggermente migliori", osserva Paolo Lobetti Bodoni, business consulting leader Italy Ey. "Interessante il dato dell’ecommerce, che ad aprile ha triplicato le vendite spinto dalle necessità dei consumatori.

Su base geografica il calo è stato abbastanza simile nelle 4 macro-aree. Il Sud Italia registra in particolare un -96,5 per cento. In controtendenza l’online, che registra in aprile un +213,8 per cento.

I dati dei trend per canale di vendita, tutti fortemente negativi, si legge in una nota, sono coerenti con l’evoluzione delle disposizioni governative e l’atteggiamento dei consumatori. I canali centri commerciali e outlet mostrano il trend peggiore nel mese di aprile, rispettivamente con un -98 per cento e -99 per cento registrando una performance addirittura peggiore del canale travel. Dati leggermente migliori per le vendite nelle zone dello shopping delle città principali (-92,1 per cento) e per i negozi che si trovano nei comuni più piccoli e in periferia (-87,4 per cento). Il dato per settore merceologico vede l’abbigliamento e accessori registrare i trend peggiori (- 98,8 per cento sul mese).

Foto: Pexels

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