Controversie commerciali: meglio l'arbitrato
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L’arbitrato è più rapido e può risultare più conveniente di una causa civile ordinaria. E' giunta a questa conclusione una ricerca della Sda Bocconi del 2024 che ha analizzato 345 procedimenti arbitrali depositati in Camera Arbitrale di Milano nel triennio 2019-2021. Sda Bocconi ha incrociato i dati con le risposte di tre questionari a cui hanno partecipato 250 tra avvocati, consulenti tecnici d’ufficio e legali di imprese e, infine, ha sviluppato una comparazione dei due procedimenti (arbitrale e causa civile), basata sul concetto del “valore finanziario” del tempo.
L’arbitrato è più conveniente in quanto, terminando prima (307 giorni in media, rispetto ai 764 giorni medi di una causa civile di primo grado e di ulteriori 597 giorni medi per l’appello, come rilevato dai dati del Tribunale di Milano e in linea con quanto dichiarato dai legali intervistati), consente di “liberare” in anticipo le risorse impegnate nella controversia e permette alle imprese coinvolte nei procedimenti il reinvestimento in attività diverse e più redditizie.
L’arbitrato, come indicato dalla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Milano Monza Brianza Lodi, che recentemente ha organizzato un webinar illustrando i dati della ricerca Sda Bocconi, è uno strumento giuridico per la risoluzione di controversie civili e commerciali alternativo al giudizio ordinario. Uno o più arbitri, indipendenti ed esperti nella materia del contendere, vengono nominati per assumere una decisione vincolante per le parti (il lodo) che avrà efficacia di sentenza. È possibile utilizzare l'arbitrato se le parti hanno inserito nel contratto una clausola arbitrale specifica.
Casi di applicazione sono, a titolo esemplificativo, le controversie societarie, le liti relative agli appalti e ai contratti di fornitura.