Forse martedì qualche certezza sul presunto deal "Prada-Versace"
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Chi sperava nella sfilata autunno inverno 2025-26 di ieri per avere conferma dell'interesse del Gruppo Prada nei confronti di Versace è stato deluso. Martedì 4 marzo, nel primo pomeriggio, è in agenda la presentazione dei risultati 2024 dell'azienda quotata alla Borsa di Hong Kong; forse, in quella data, le risposte del management potrebbero soddisfare maggiormente le domande del mercato.
Sta di fatto che ieri, Andrea Guerra, ceo del Gruppo Prada, in merito alla presunta trattava per l'acquisto di Versace e Jimmy Choo, ha risposto al quotidiano milanese Mff: "credo che qualcuno stia offrendo questi marchi a molte realtà. Noi restiamo focused sulla crescita delle nostre label". Oggi la società possiede i marchi Prada, Miu Miu, Church’s, Car Shoe, Marchesi 1824 e Luna Rossa.
Le parole pronunciate ieri da Guerra non sembrano aver placato le voci di un imminente accordo tra Capri Holdings e il Gruppo Prada per l'acquisizione di Versace e di Jimmy Choo. Prada avrebbe incaricato le americane Goldman Sachs e Citi di studiare il dossier.
Fino alla settimana scorsa l'azienda non commentava le voci sul deal, ieri non c'è stata alcuna ufficializzazione dell'interesse, e martedì prossimo si vedrà.
Al 30 settembre 2024 Prada spa ha registrato ricavi netti sono pari a 3,829 miliardi di euro, in crescita del 18 per cento anno su anno. Le vendite retail sono ammontate a 3,425 miliardi di euro, +18 per cento anno su anno. Performance superiore alla media di mercato per Prada, con vendite retail in crescita del 4 per cento anno su anno. "Miu Miu mantiene una crescita eccellente, con vendite retail a +97 per cento anno su anno", spiegava il management in un comunicato dello scorso ottobre.
Per quanto riguarda le singole aree geografiche, l'Asia Pacifico ha registrato un buon andamento nel periodo, a +12 per cento anno su anno, confermando il trend nel terzo trimestre, nonostante le condizioni di mercato più sfidanti nell’area.
L'Europa è cresciuta del 18 per cento nei nove mesi. Le Americhe hanno registrato una progressione positiva nei primi 9 mesi dell’anno, in crescita dell’8 per cento, con un terzo trimestre in ulteriore lieve accelerazione rispetto al trimestre precedente.
Il Giappone ha registrato un +53 per cento, con domanda locale sostenuta e forte presenza di turisti; crescita significativa anche nel terzo trimestre, sebbene in decelerazione rispetto al trimestre precedente.
Anche il Medio Oriente ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con una performance solida, a +24 per cento, in ulteriore accelerazione nel terzo trimestre rispetto al precedente, ha specificato il management nel comunicato.