Hermès: utile netto a +16,9 percento nei sei mesi

Hermès ha archiviato il primo semestre con un utile netto in crescita del 16,9 percento a quota 483 milioni di euro (erano 413 milioni nel corrispondente periodo del 2014).

Nei sei mesi l'utile operativo è risultato in crescita del 20 percento, a quota 748 milioni di euro, contro i 621 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

"Nonostante l'impatto diluitivo dei tassi di cambio, il margine operativo rimane al 32,5 percento delle vendite, vicino a quello raggiunto alla fine del mese di giugno 2014 (32,6% delle vendite)", ha sottolineato il sellaio di rue du Faubourg Saint-Honoré in una nota stampa.

Nel 2015 la redditività operativa dovrebbe essere inferiore a quella del 2014

Per quanto concerne il 2015 il gruppo ha fatto sapere che "la redditività operativa dovrebbe essere inferiore a quella del 2014 (31,5 percento) a causa dell'impatto negativo dei tassi di cambio".

<> Ad agosto Peta, fondazione il cui acronimo è People for the ethical treatment of animals, ha comprato un'azione di Hermès per poter partecipare ai consigli di amministrazione della società e fare pressioni sull'azienda francese e il suo azionariato affinché smetta di vendere prodotti ricavati dalla lavorazione della pelle di coccodrillo. L'acquisto dell'azione fa seguito alle dichiarazioni e alla richiesta fatta da Jane Birkin a Hermès di rimuovere il suo nome dalla celebre e vendutissima borsa Birkin.

La richiesta di Jane Birkin è giunta in seguito alla divulgazione di un documentario che mostrava la crudeltà riservata ai coccodrilli dai gestori di un allevamento di rettili in Texas. Hermès ha fatto subito sapere di non avere nulla a che fare con il suddetto allevamento e di essere rimasta scioccata a sua volta dalle immagini trasmesse nel documentario di Peta.