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I giovani europei e italiani comprano prodotti fake perchè costano meno

Scritto da Isabella Naef

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Quali sono i prodotti contraffatti più acquistati intenzionalmente in Italia? Per il 12 per cento si tratta di abbigliamento, per il 9 per cento calzature, per un altro 9 per cento dispositivi elettronici, per il 7 per cento prodotti per l'igiene. Questi alcuni dei dati emersi da una ricerca Euipo, l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale.

Tra i prodotti contraffatti acquistati intenzionalmente abbigliamento e calzature

L’indagine, dell’Osservatorio europeo, mira a far luce sulle ultime tendenze nell’uso di fonti online legali e illegali tra gli europei di età compresa tra i 15 e i 24 anni, nonché sulle percezioni e sui comportamenti dei giovani rispetto alle merci contraffatte.

I giovani che negli ultimi 12 mesi hanno acquistato intenzionalmente prodotti fake, in Italia, sono il 27 per cento, contro il 37 per cento della media europea.

A livello europeo, l’acquisto intenzionale di prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi ha registrato i massimi livelli per abbigliamento e accessori (17 per cento), seguito da calzature (14 per cento), dispositivi elettronici (13 per cento) e prodotti per l’igiene, cosmetici, la cura della persona e profumi (12 per cento). L’acquisto involontario di prodotti contraffatti è stato più elevato per pressoché le stesse categorie di prodotti.

I giovani italiani che negli ultimi 12 mesi hanno acquistato intenzionalmente prodotti fake sono il 27 per cento

In linea con i risultati delle schede di valutazione sui giovani del 2016 e 2019, il costo si è confermato la motivazione principale dell’acquisto intenzionale di prodotti fisici contraffatti nel 2022. Poco meno della metà (48 per cento) degli intervistati che avevano acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi lo ha fatto spinto dalla loro accessibilità economica o dal prezzo più basso.

Altri fattori citati da almeno un acquirente intenzionale di prodotti contraffatti su cinque erano il disinteresse rispetto al fatto che il prodotto fosse un falso (27 per cento), la convinzione che non vi fosse alcuna differenza tra prodotti autentici e prodotti contraffatti (24 per cento) e la facilità di reperire od ordinare prodotti contraffatti online (18 per cento).

"Dal 2019 si è registrato un aumento di sei punti percentuali della quota di intervistati che cita un altro motivo: l’influenza dei conoscenti", scrive l'Euipo.

Quasi un terzo degli intervistati che ha acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi ha dichiarato che smetterebbe di farlo se fossero disponibili prodotti originali più convenienti (31 per cento). Una pari percentuale dichiara che smetterebbe se dovesse imbattersi in un prodotto contraffatto di scarsa qualità (31 per cento) e circa un quarto dichiara che cesserebbe se fosse vittima di una frode informatica (23 per cento) o di una minaccia informatica (21 per cento), se familiari/amici (22 per cento) o altri (22 per cento) avessero un’esperienza negativa con un prodotto falso o se avessero a che fare con un prodotto pericoloso o poco sicuro (22 per cento).

Una percentuale simile ha affermato che una migliore comprensione degli effetti negativi sull’ambiente (19 per cento) o sulla società (17 per cento) la indurrebbe a desistere.

Degli intervistati che non erano sicuri di avere acquistato prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi, tre intervistati su cinque (60 per cento) hanno affermato di non essere stati in grado di distinguere tra prodotti autentici e prodotti contraffatti e il 39 per cento ha affermato di disinteressarsi riguardo all’autenticità o meno del prodotto.

Circa un quarto (26 per cento) di tutti gli intervistati ha dichiarato di non sapere se avesse acquistato un prodotto contraffatto negli ultimi 12 mesi. La maggioranza (60 per cento) di questo gruppo ha continuato ad affermare di non essere in grado di distinguere tra prodotti autentici e prodotti contraffatti, mentre il 39 per cento ha dichiarato di disinteressarsi riguardo all’autenticità o meno del prodotto. Quest’ultima cifra è superiore di 8 punti percentuali rispetto al 2019, il che, ancora una volta, può essere indicativo della crescente accettabilità sociale dell’acquisto di prodotti contraffatti.

La ricerca si è svolta tra il 7 e il 28 febbraio 2022. Sono stati intervistati 22 021 giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni in tutti i 27 Stati membri dell’Ue.

Per quanto riguarda la contraffazione, poco più della metà (52 per cento) dei giovani intervistati ha acquistato almeno un prodotto contraffatto online negli ultimi 12 mesi. In totale, il 37 per cento aveva acquistato un prodotto contraffatto intenzionalmente e una percentuale equivalente lo aveva fatto involontariamente (gli intervistati potrebbero avere acquistato intenzionalmente e involontariamente un tipo specifico di prodotto contraffatto in un qualsiasi momento nel corso degli ultimi 12 mesi).

Foto: Pexels, Helena Lopes

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