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Il coronavirus blocca i consumi, in Lombardia il dato peggiore

Scritto da Isabella Naef

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Sul fronte dei consumi, la Lombardia è la regione che ha registrato il peggior trend nel mese di marzo 2020 (-83 per cento), seguita da Toscana (-80,9 per cento), Emilia-Romagna (-80,5 per cento) e Veneto (-80 per cento).

La Lombardia mese di marzo in flessione dell'83 per cento, la Toscana dell'80,9 per cento e l'Emilia-Romagna dell'80,5 per cento

Questi i dati elaborati dal Centro studi Confimprese, in partnership con EY, che ha avviato un Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi in Italia con una copertura di 623 aree commerciali tra centri commerciali, outlet, high street e travel.

Sono attualmente monitorate 45 insegne e oltre 4.400 punti vendita che consolidano informazioni su 20 regioni, 111 province e 865 comuni. I settori merceologici analizzati sono: abbigliamento e accessori, food and beverage e non food (retail cosmetica, arredamento, servizi, cultura.

"Il primo trimestre 2020", ha spiegato Mario Maiocchi, consigliere delegato Confimprese, " si chiude con una flessione del 26 per cento la totale mercato. Pur con una partenza positiva in gennaio al +1.3 per cento, da fine febbraio in relazione al clima di incertezza e all’evoluzione dell’epidemia si è cominciato a registrare un rallentamento, che ha portato il totale mese a -2,9 per cento, peggiorato all’inizio di marzo, in cui le vendite sono diminuite del -40 per cento già prima del decreto "io resto a casa" dell’11 marzo.

Il conseguente blocco delle attività e degli spostamenti ha fatto sì che marzo si sia assestato al -79 per cento con fatturati azzerati nella seconda parte del mese", ha aggiunto Maiocchi.

"Il crollo di marzo ha interessato in maniera differenziata i settori", ha aggiunto Paolo Lobetti Bodoni, business consulting leader Italy, Ey, con abbigliamento e accessori che registrano il trend peggiore (-82 per cento), seguito da food&beverage (-78 per cento) e non food (-74 per cento). Questi trend sono legati in parte al fatto che alcuni operatori hanno potuto continuare le attività con un minimo di operatività durante il lockdown, oltre che a un orientamento del consumatore verso l’acquisto di beni di più immediata necessità".

Su base geografica, prosegue il Centro studi Confimprese, in partnership con EY, il calo è abbastanza simile nelle 4 macro-aree e in tutte le regioni italiane, calo che si pensa sarà destinato a persistere date le nuove disposizioni del Governo.

Da inizio anno le vendite si sono ridotte di oltre il 30 per cento per Bergamo e Monza Brianza, mentre risultati un po’ meno penalizzanti si registrano nel sud Italia con Napoli a -18 per cento e Palermo a -20 per cento.

Nella top 5 delle regioni con il peggiore andamento la Lombardia ha registrato il peggior trend nel mese di marzo (-83 per cento), seguita da Toscana (-80,9 per cento), Emilia-Romagna (-80,5 per cento), Veneto (-80 per cento) e Campania (-79,7 per cento). Il trend del primo trimestre vede sempre la Lombardia prima in classifica per maggior calo delle vendite rispetto allo stesso periodo 2019, seguono Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte.

In Lombardia sono state particolarmente colpite le province che per prime hanno subito i primi contagi, oltre a Bergamo (-31 per cento), significative: Pavia (-34 per cento), Cremona (-33 per cento), Lodi (-32 per cento). Anche Monza Brianza ha registrato un trend negativo di oltre il 30 per cento e pari al -32 per cento. Guardando alle principali città della regione, Milano ha registrato un calo dell’84 per cento nel mese di marzo e -29 per cento nel trimestre, Bergamo segna un trend negativo dell’88 per cento a marzo mentre Brescia perde l’84 per cento.

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Foto: Pexels

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