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Il rapporto Wwd che smentisce l'apocalisse del retail

Scritto da Diane Vanderschelden

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Un negozio Nike a Singapore Credits: Nike Inc.

Negli ultimi anni, nel settore del retail si è parlato molto a proposito di una presunta “apocalisse del retail”, attribuita all'ascesa dell'ecommerce e al cambiamento delle preferenze dei consumatori. Tuttavia, un recente rapporto di Wwd e Placer.ai sfida questa narrazione prevalente, presentando prove numeriche della resilienza e della rinnovata importanza dei negozi fisici. Andando contro all'ipotesi di un inevitabile declino, i risultati dimostrano che i negozi fisici si stanno evolvendo in spazi essenziali e ricchi di esperienze che favoriscono il coinvolgimento dei clienti e integrano efficacemente i canali digitali.

La crescita adattiva dei negozi fisici in un panorama digitale

Secondo le ultime statistiche di Placer.ai, negli Stati Uniti le visite in negozio dei marchi di moda sono aumentate del 2 per cento nel 2023 rispetto al 2022, contraddicendo la presunta tendenza al declino degli spazi fisici. Sebbene l'ascesa dell'ecommerce abbia innegabilmente trasformato le abitudini di acquisto, la domanda di esperienze di shopping in negozio rimane forte, spinta dal desiderio dei consumatori di esperienze di acquisto coinvolgenti e dall'opportunità di testare i prodotti di persona. I consumatori continuano ad apprezzare le qualità tangibili e coinvolgenti degli spazi commerciali fisici, che offrono loro un'opportunità unica di sperimentare i prodotti che acquistano, cosa che le piattaforme digitali non possono ancora replicare completamente. Secondo l'indagine, il 95 per cento dei consumatori afferma che gli acquisti in negozio offrono esperienze insostituibili che gli acquisti online non possono replicare.

Trasformare l'esperienza in negozio

Per rimanere competitivi, i marchi stanno incorporando strategie di adattamento nelle loro aree di vendita. Per i grandi marchi, questa richiesta di esperienze fisiche si sta traducendo in un cambiamento strategico. Per esempio, Nike ha registrato un aumento delle vendite del 5 per cento grazie ai suoi negozi sperimentali “Nike Live”, lanciati in diverse città americane. Questi piccoli negozi, pensati per le comunità locali, offrono servizi personalizzati come test di prodotti e sessioni di coaching sportivo. Inoltre, mirano ad attrarre i consumatori connessi offrendo un'esperienza senza soluzione di continuità tra il mondo digitale e quello fisico: i clienti possono prenotare i prodotti online e poi venire a provarli in negozio, il che aumenta il loro tasso di soddisfazione e riduce i resi dei prodotti.

Lululemon ha sviluppato studi di yoga integrati in alcuni negozi. Questa iniziativa ha aumentato l'affluenza in queste aree del 10 per cento rispetto ai negozi tradizionali. Integrando le lezioni di yoga, Lululemon crea un'esperienza coinvolgente in cui i clienti possono testare i prodotti e godere del Dna del marchio. Di conseguenza, le vendite in questi negozi sono aumentate in media del 15 per cento e anche il carrello medio per cliente è aumentato del 7 per cento. Sephora ha integrato nei suoi negozi tecnologie di realtà aumentata per offrire “makeover di bellezza virtuali”. I clienti possono provare diversi look senza doversi truccare direttamente. Questo ha portato a un aumento dell'8 per cento delle vendite di prodotti di make-up nei negozi dotati di questa tecnologia rispetto agli altri.

Un rapporto simbiotico con il commercio digitale

Questo rapporto dimostra che i negozi fisici e il commercio online non sono forze opposte, ma elementi complementari di una moderna strategia di vendita. I dati di Placer.ai mostrano che quasi il 79 per cento dei consumatori è più propenso a impegnarsi con un marchio dopo aver visitato uno dei suoi negozi, e molti di questi acquirenti acquistano articoli che hanno visto per la prima volta online. Questo comportamento, noto come “webrooming”, in cui i clienti ricercano i prodotti online prima di acquistarli in negozio, evidenzia l'importanza di una presenza fisica a sostegno dell'immagine del marchio.

Un altro esempio lampante è Apple. I suoi negozi fisici sono progettati per essere innanzitutto luoghi di scoperta e di servizio. Apple ha scoperto che i clienti che visitano i suoi store e interagiscono con il personale hanno in media il 50 per cento in più di probabilità di diventare clienti abituali, aumentando il loro carrello medio per gli acquisti futuri, sia online che in negozio.

Il potere dei dati e delle strategie omnichannel

Secondo il rapporto, circa l'80 per cento dei consumatori statunitensi utilizza un approccio “omnichannel” allo shopping, combinando l'esplorazione online con l'acquisto in store. Questo comportamento si riflette in strategie come il “click-and-collect”, che si prevede crescerà del 30 per cento entro il 2023, secondo i dati di Placer.ai. Questa modalità ibrida di consumo risponde alle aspettative di flessibilità dei clienti, che desiderano acquisti veloci e convenienti. Inoltre, i dati dimostrano che le vendite aumentano in media del 20 per cento quando un cliente utilizza il click-and-collect rispetto a un acquisto tradizionale in negozio, grazie ai suggerimenti di prodotti complementari offerti online. Target ha sfruttato con successo questo concetto, vedendo aumentare le vendite del 25 per cento nei negozi dotati di terminali click-and-collect. Lungi dall'essere destinati a scomparire, gli store fisici si stanno adattando alle aspettative dei consumatori. Combinando il meglio del mondo digitale e di quello fisico, i negozi fisici dei brand si stanno affermando come luoghi in cui i consumatori possono sviluppare la loro fedeltà ai loro prodotti e servizi.

Articolo originariamente pubblicato sull'edizione francese, tradotto per fashionunited.it da Isabella Naef.

Riepilogo
  • I negozi fisici stanno resistendo all'ascesa dell'ecommerce, mostrando una crescita e un'importanza rinnovata.
  • Marchi come Nike, Lululemon e Sephora stanno trasformando i loro negozi in esperienze coinvolgenti, integrando tecnologia e servizi personalizzati.
  • Un approccio omnichannel, che combina online e offline, sta diventando fondamentale per aumentare le vendite e la fedeltà dei clienti.
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