Indagine Mediobanca: i gruppi del lusso trainano la moda

Il giro d’affari mondiale della moda è stimato nel 2013 in circa 218 miliardi di euro. L’Europa rappresenta il primo mercato mondiale per la moda con circa 74 miliardi di euro (+2 percento sul 2012), le Americhe il secondo, a quota 70 miliardi, l’Asia-Pacifico si attesta a 46 miliardi, mentre cala a 17 miliardi il mercato Giapponese (-10 percento, ma sarebbe in crescita del 14 percento a cambi costanti).

Questi i dati dell'Area studi Mediobanca che ha presentato l’aggiornamento annuale dell’indagine sulla moda italiana, basata sui bilanci del periodo 2009-2013. La novità è il faro puntato su un aggregato (“Aziende moda Italia”) che comprende 135 aziende con sede in Italia, di cui 120 manifatturiere e 15 di distribuzione al dettaglio, con un fatturato di almeno 100 milioni di euro nel 2013. Per 100 aziende, si legge nella nota stampa di Mediobanca, la proprietà è italiana, per 35 straniera (di queste 15 sono francesi). Oltre ai maggiori operatori del settore gli analisti di Mediobanca mettono in luce i principali 10 gruppi della moda con sede in Italia.

Prada realizza la crescita più sostenuta e aumenta del +129,8 percento sul 2009

Prada realizza la crescita più sostenuta e aumenta del +129,8 percento sul 2009. La segue Ferragamo (+103,8 percento). Il fatturato nel 2013 di Prada, si è attestato a 3.587 milioni, davanti ad Armani (2.186 milioni) e alla Otb di Renzo Rosso (1.552 milioni).

Valentino (+21 percento) ha realizzato il maggior incremento di fatturato sul 2012. Seguono nella top five: Ferragamo (+9 percento), Prada (+8,8 percento), Otb (+4,8 percento) e Armani (+4,5 percento). Le uniche flessioni riguardano Max Mara (-0,4 percento) e Miroglio (-6,2 percento).

Per quanto riguarda la crescita occupazionale maggiori vendite hanno trainato la forza lavoro che nel periodo 2009-13 è aumentata del 21,5 percento nelle aziende moda Italia, coinvolgendo circa quasi 53 mila dipendenti e arrivando a oltre 299 mila unità a fine 2013.